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Anche i duri si piegano di fronte alle più ipocrite leggi del calcio. Persino due come Sinisa Mihajlovic e Walter Mazzarri. Tecnici veraci, di pancia, senza filtri nei gesti e nelle parole. Personaggi in campo e fuori, con quel modo di fare tipico di non ama le vie di mezzo. Serbo il primo, toscanaccio di Livorno (pardon, di San Vincenzo, come specificherebbe il concittadino Massimiliano Allegri) il secondo. Entrambi su panchine prestigiose, riconfermati dai loro patron per costruire progetti ambiziosi con Fiorentina e Napoli. Nel mezzo Inter e Juventus, le occasioni di una vita, con un Gasperini sempre nel fianco.
Mazzarri è stato tra i principali candidati a fine stagione per sostituire Luigi Delneri sulla panchina bianconera. Aperture, avance, occhi strizzati e dichiarazioni chiare. “Resto a Napoli? Non posso dirlo. La Juve? Lusingato dal suo interessamento”, così flirtava il tecnico dei partenopei prima delle ultime giornate di campionato. Un campionato straordinario, chiuso con un fantastico terzo posto e la storica qualificazione alla Champions per gli azzurri. Ma la Vecchia Signora è la Vecchia Signora, il suo blasone non lascia indifferenti. La trattativa procede a singhiozzi, a tratti sembra addirittura che sia più il livornese a proporsi ai bianconeri piuttosto che la dirigenza juventina a cercarlo. De Laurentiis così si indispettisce, non accetta di fare la moglie in attesa della decisione del marito se fuggire o meno con l’amante. Fino a quando la Juve vira decisa su Antonio Conte e a quel punto succede di tutto: Mazzarri giura amore eterno a Napoli, il patron degli azzurri lo gela e pensa all’esonero, Gian Piero Gasperini viene contatto ed è a un passo dalla firma. Il putiferio si chiude dopo alcune ore frenetiche, Mazzarri e De Laurentiis siglano una bizzarra pace mediatica, con il tecnico che chiosa così: “Se fosse per la gente, resterei qui a vita”.
Un teatrino degno della più sarcastica commedia napoletana, una cattiva lezione imparata e replicata a suo modo anche da Sinisa Mihajlovic in questi giorni. Il tecnico della Fiorentina è stato chiamato dall’Inter per sostituire il fuggitivo Leonardo. Il sogno di una vita, per uno che la maglia nerazzurra l’ha vestita con orgoglio e carattere, finendo anche in panchina come secondo dell’amico Roberto Mancini. Molti quotidiani spingono la sua candidatura e il serbo viene dato da alcuni come il super favorito dopo il no di Bielsa. I tifosi viola si infuriano e le critiche nei confronti dell’allenatore si fanno feroci. Qualcosa però anche qui si inceppa, il solito Gasperini tenta Moratti, mentre Della Valle non vorrebbe lasciare partire il suo tecnico. Fino a ieri quando le quotazioni del furbo Gasp salgono vertiginosamente, tanto da superare nelle preferenze di via Durini lo stesso Sinisa. Annusata l’aria del "cambiamento" (nemmeno fosse quella di Pisapia, che un po’ a Gasperini pure assomiglia), in pochi attimi è già pronto il dietrofront: “Sono stato contattato dall’Inter qualche giorno fa, ma io ho chiamato Corvino e gli ho detto che volevo restare a Firenze. La società mi ha detto che non mi avrebbe liberato? Non lo so, io voglio restare per mia volontà”.
Non c’è che dire, vorremmo credergli, forse lo vorrebbero anche i tifosi viola. Ma davvero i supporter - tanto passionali - di Fiorentina e Napoli preferiscono certi “walzer” a un’umile e sincera ammissione: “All’Inter o alla Juve è difficile dire di no. Non è andata, ma io non potrei essere più fortunato ad avere già tra le mani una panchina così importante”? I duri dovrebbero avere sempre il coraggio di prendere posizione. Intanto, zitto zitto, Gasperini fa lo spettatore un po’ divertito e spera. Per una Napoli che sfuma, potrebbe esserci un’Inter come ricompensa.