*/
Il mercato più bello che ci sia. Si prospettano giorni e settimane intensi, pazzeschi. Non ci sono soldi? Li troveranno. E poi, diciamolo chiaramente, è un problema delle medio-piccole. La Juve ha un bel budget, l’Inter il portafoglio personale di Moratti, il Milan la disponibilità e l’amore infiniti di Berlusconi. Pensate sia poco? E’ già un bel balletto a tre. Aggiungiamo il Napoli, seduto al tavolo delle pretendenti, e il quadro è completo. Le big hanno memorizzato: l’importante è che siano assi di briscola. E quindi, non possiamo sbagliarci: Sergio Aguero, Alexis Sanchez e Javier Pastore. Anche se il Milan intende prima sistemare il centrocampo e ha messo Asamoah in cima alla lista. Ma quei tre ispirano, pur sapendo che la concorrenza è infinita, soprattutto inglese. Studiamo le singole situazioni.
Aguero ha capito che restare all’Atletico Madrid significherebbe arrugginirsi. Avrebbe lanciato volentieri gli stessi messaggi molti mesi fa, ma difficilmente l’avrebbero liberato. Per la Juve di Conte sarebbe perfetto: seconda punta di fantasia, licenza di sgommare e di colpire, matrimonio con Matri oppure con chi dovesse arrivare (la Juve è a caccia). E’ lui, il genero di Maradona, l’operazione da 30 milioni che Marotta intende concretizzare. Sapendo che è più semplice andare in Spagna e chiudere piuttosto che scalare la montagna Tevez.
Sanchez vorrebbe dire Inter e l’Udinese ha lo stesso desiderio, considerati i rapporti. Ma c’è il City di mezzo e quando hai a che fare con gli sceicchi il rialzo quotidiano è dietro l’angolo. Mancini stravede per Sanchez, come per Lavezzi passando per Cavani: qualcosa di importante gli porteranno a casa, difficile che sia uno dei due assi di De Laurentiis. Oppure immaginate che il City non onorerà con la cassaforte aperta la partecipazione alla prossima Champions?
Per questo motivo Moratti, che è diventato furbo, non vuole sintonizzarsi soltanto su Sanchez. E apre a Pastore dicendo che “ha possibilità superiori di indossare la maglia dell’Inter”. Pastore intriga: ha un talento immenso e arricchirebbe la nutrita colonia argentina in casa nerazzurra. Ma è nei pensieri del Milan, sarebbe un sogno della Roma, ha estimatori in Inghilterra. E ha memorizzato il messaggio di Zamparini: “Amico mio, sei cedibile”. Il presidente sa che trattenerlo a Palermo significherebbe perdere un autobus che, dopo un’eventuale stagione scialba, sarebbe meno affollato di pretendenti.
Siete invitati al gran ballo Aguero-Sanchez-Pastore. E chissà quanti altri, prossimamente su questi schermi.