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Lance Armstrong ha deciso di non combattere più contro le accuse dell'Agenzia Americana Anti-Doping (Usada). "Io so chi ha vinto quei sette Tour - spiega Armstrong -. Nessuno può cambiarlo. Arriva un momento nella vita di ogni uomo in cui si deve dire: quando è troppo, è troppo. Per me questo momento è ora - continua lo statunitense - . Ho affrontato le accuse di aver tradito e di aver avuto un vantaggio ingiusto nel vincere i miei sette Tour dal 1999". Immediata la reazione dell'Usada, il cui direttore Travis Tygart ha annunciato la revoca di tutti i titoli conquistati in carriera dal quasi 39enne ciclista texano, compresi i sette Tour de France che costituiscono tuttora un record assoluto. Armstrong sarà inoltre escluso a vita dalle competizioni ufficiali. A giugno, l'Usada era entrata in possesso di prove contro il sette volte vincitore del Tour de France. Alcuni campioni di sangue prelevati al ciclista nel 2009-2010, in particolare, erano "perfettamente compatibili con manipolazioni sanguigne, incluso l'uso di Epo o di trasfusioni". L'Agenzia Anti-Doping può inoltre contare su numerose testimonianze di corridori vicini ad Armstrong.