Domenica la Stramilano dei 50.000 e la storica mezza dei campioni, nata nel 1976, col nuovo percorso

Pubblicato il 22 marzo 2024 alle 19:03
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Wilma Gagliardi

 

Domenica la Stramilano dei 50.000 e la storica mezza dei campioni, nata nel 1976, col nuovo percorso.

di Giuliano Orlando

Alle 9,30 di domenica mattina da Piazza del Duomo, scatta l’esercito infinito della Stramilano, ritenuta la più numerosa e popolare non competitiva del mondo. Non ci sono statistiche ufficiali, ma sicuramente portare 50.000 persone a percorrere 10 km. in una città e nello specifico Milano, resta impresa storica. L’idea della Stramilano nasce nel 1971, qualcosa come oltre mezzo secolo addietro. La leggenda dice che in occasione della Milano-Proserpio (42 km.), antesignana delle camminate lombarde, si ritrovarono al bar del posto,  Renato Cepparo organizzatore di corse, Camillo Onesti e Francesco Alzati, responsabili del Fior di Roccia, società polisportiva che dava vita a svariate attività, dallo sci alla corsa. Nell’occasione avevano accompagnato numerosi partecipanti alla gara. A lanciare il primo sasso, fu la riflessione di un vigile che sorseggiando il caffè disse ad alta voce: “Perché non organizzate una bella scarpinata a Milano?”. L’anno dopo, verso le 19, da un oratorio in zona Niguarda, si proiettarono verso viale Fulvio Testi in 7000, portando scompiglio e sorpresa tra i residenti, ma ancor più disturbando e non poco le frequentatrici della zona, le signore di piccola virtù, che iniziavano il loro lavoro appunto dal tramonto alla sera inoltrata. “Avevamo sbagliato tutti i calcoli – disse Alzati – pensando a 2000, massimo 3000 iscritti. Ne arrivarono più del doppio e fu un gran casino. I rifornimenti presi d’assalto e sia pure in allegria, svuotati totalmente. A fatica salvammo i tavoli”.  Nel 1973 la partenza viene data dall’Arena, con oltre 10.000 partenti. Il giocattolo cresce anno dopo anno, la camminata subisce trasformazioni, arriva fino a 22 km. poi si moltiplica. Spazio pure ai più piccoli, e nel 1976 nasce la mezza competitiva vinta dal colombiano Mora che precede Fava e Cindolo. Nel suo lungo e importante cammino, diventa una delle più veloci al mondo con nomi mitici, da Cova a Bordin, da Tanui al mitico keniano Tergat che la vince sei volte e nel 1998 arriva allo stratosferico 59’17”, record imbattuto. Nel 2004 spazio anche alla mezza femminile. Nel 2000 a cura di Gianluca Martinelli, che diede alla corsa una nuova impronta manageriale e promozionale, esce il libro “Stramilano in Centostorie” scritto da chi la corsa l’ha vissuta nei vari ruoli. Dal sindaco Gabriele Albertini agli organizzatori fino ai giornalisti. Molti dei quali l’hanno percorsa da jogger. Personalmente ho superato le trenta partecipazioni e con orgoglio nel 2006 sono arrivato secondo negli over 70, per superarmi nel 2007 col primo posto. Due medaglie di notevoli proporzioni, testimoniano le imprese. Stavolta non sarò al via, avendo corso il 17 marzo la mezza di Nuova York. Tornato a Milano in tempo per la presentazione svoltasi nello splendido Palazzo Cusani, nel cuore di Brera. Il presentatore ha illustrato la dinamica delle varie gare, ha dato il microfono ai numerosi sponsor e ai vari incaricati della complessa macchina organizzatrice, che ha disegnato un percorso nuovo, ancora più scorrevole e quindi favorevole all’emozione del record. Anche stavolta il campo degli iscritti è di grande valenza. Stavolta la partenza e l’arrivo è stata ubicata a Piazza Castello. Alle 8.30 scatta la corsa verso Via Legnano, i bastioni di Porta Volta, quelli di Porta Venezia, per raggiungere il lungo viale Filippetti fino a Piazza XXIV Maggio, l’altro viale Papiniano arrivando a viale Milton dove si svolta a U, per ripetere all’inverso il cammino che porta al traguardo. Punti di riferimento: Via XX settembre, piazza della Conciliazione, fino a Porta Lodovica, poi piazza Medaglie d’Oro, vicino al 15° km. L’ultima parte comprende viale Regina Margherita, Piazza Cinque Giornate, Viale Bianca Maria, Piazza del Tricolore e poi Oberdan. Ritrovando i Bastioni di Porta Venezia, Piazza della Repubblica e Viale Crispi. Ormai il traguardo è a portata di passi., percorsi a ritmo frenetico con le antilopi africane a darsi battaglia per la vittoria e il record. A provarci il keniano Antony Kimtai, 25 anni, con un sontuoso crono di 59’45”, ottenuto Napoli, al debutto sulla distanza. Da seguire con lo stesso interesse Bernard Musau Wambua con un personale di 60’41”, cliente abituale in Italia, iscritto per la prima alla mezza e Therence Bizoza, record nazionale del Burundi, fatto ad Arezzo nel 2022, quando corse in 61.30”. L’Italia è presente con Luca Alfieri, (28’52” sui 10 km e 64’06), giovane promessa, con Michele Fontana, campione italiano nelle categorie giovanili, lo scorso anno ha chiuso la mezza di Praga in 64’06”. Altri nomi italiani: Francesco Guerra, 22 anni, il coetaneo Mattia Grifa, di Arese che lo scorso dicembre ha vinto la prima edizione di Stramilano Sottozero, in 32’52” sui 10 km. Il tempo da battere è quello di Cosmas Mwangi Boi, che fece segnare 59’40” nel 50° compleanno della rassegna. Il settore femminile punta su Anchinalu Dessie Genaneh, bronzo uscente in 1.07’30”, a soli 2 secondi dalla vittoria. A seguire Morine Gesare Michira, quarta lo scorso anno in 68’40”. Per l’Italia c’è Giovanna Selva, record personale di 1.12’34” ottenuto ai mondiali militari di Lucerna. Per la cronaca, l’edizione 2023 ha visto questi atleti sul podio. Tutto Kenya tra i maschi. Oro a Cosmas Mwangi Boi in 59’40”, nuovo record, argento a Isaac Kipkemboi Too (1h01’05”), bronzo per Bernard Musau Wambua (1h04”57’’). Podio rosa. Il più alto a Gladys Cherop Longari in 1.07’28”, poi l’etiope Aberash Schilima Kebeda (1h07’28”); infine la connazionale Anchinalu Dessie Genaneh (1.07’30”).  Se l’ambiente della presentazione a Palazzo Cusani è quanto di meglio si possa offrire e quindi ospitalità da sogno, purtroppo per la prima volta ai giornalisti non è stata consegnata la tradizionale sacca di partecipazione col pettorale. Una spesa evidentemente insostenibile per le finanze della Stramilano. O forse il segno di un nuovo itinerario promozionale, per presentare la Stramilano. Il tempo prossimo darà la risposta all’interrogativo.

 Giuliano Orlando