Aurelio De Laurentiis non si permette pause. Il presidente del Napoli, che due giorni fa aveva espresso in modo colorito il suo malcontento per i sorteggi del calendario di serie A, innesca una nuova polemica. Oggetto questa volta sono i diritti di immagine del club partenopeo e il destinatario, non esplicitamente nominato, è un network di primo piano: "Io non amo gli scippi: se si crede di poter utilizzare una cosa che non ti appartiene, e non me lo chiedi, io mi metto di traverso", afferma il patron del Napoli presso il ritiro di Dimaro alla presenza del cardinale Crescenzio Sepe.
Il club campano sarebbe stato penalizzato nella negoziazione dei diritti di immagine: "Una televisione proponeva il mercato degli abbonamenti utilizzando quattro squadre e posizionando il Napoli come terzo. Ma quando un network accetta di negoziare e lo fa, ringraziamo, ma quando ti risponde senza averti avvertito che non ha soldi, io gli dico, perché non me l'hai detto? Vuoi farti pubblicità e poi paghi altri al posto del Napoli? Allora il Napoli si ritira da questa opportunità - aggiunge il produttore cinematografico -. Cavani va in Uruguay e mi fai la promozione in tv con la maglia del Napoli? No, se la vuoi fare, la fai con la maglia dell'Uruguay, perché altrimenti sembra che dici al tifoso del Napoli: guarda le partite di coppa America e fatti l'abbonamento perché ti facciamo vedere un giocatore del Napoli".
E rispetto alle critiche ricevute al proprio atteggiamento, De Laurentiis replica: "Vedete: De Laurentiis sembra una persona poco educata solo perché difende dei diritti. Qui si tratta di appropriazione indebita, i rapporti devono essere bilaterali".