*/
"Pareggiare o perdere la partita con la Lazio sarebbe stato calcisticamente un suicidio dopo il primo tempo che abbiamo fatto". Queste le parole di uno straordinario Alessandro Del Piero, dopo che, nella vittoria per 2-1 della Juventus contro i biancocelesti, il capitano bianconero, entrato a 19 minuti dal termine, ha siglato il suo sigillo con un calcio di punizione che ha lasciato di stucco Marchetti e che ha permesso alla squadra di Conte di mantenere il primato in classifica sul Milan: "Uno dei gol più importanti della carriera? Me lo auguro, di sicuro è stato fondamentale, e l'abbraccio dei compagni è stata la cosa più bella".
Di sicuro è un gol che potrebbe tingersi di tricolore: "Siamo alle battute finali, noi non molliamo come non molla il Milan. E' una guerra di nervi, di stanchezza, di lucidità, ora la tensione la fa da padrona, ma noi dobbiamo dominarla. Non ci aspettavamo di lottare così fino all'ultimo, già è un traguardo aver fissato l'obiettivo al 13 di maggio (ultima giornata di campionato, ndr)".
Dopo il gol contro la Roma in Tim Cup e contro l'Inter in campionato, un altro centro decisivo per il numero 10 bianconero, che non sembra ancora voler mollare il suo ruolo in campo: "Futuro? Ora come ora il mio discorso personale e quello della Juve vanno insieme, è un momento meraviglioso per noi, e il mio futuro è il presente, penso alla coppa Italia, allo scudetto e a Cesena, la prossima partita. E' l'ultimo mio anno di calcio giocato? No, giocherò ancora, giocherò ancora... - ribadisce Del Piero, che poi fa una battuta su Agnelli -. Incontro per il rinnovo? No, non è in programma".