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Gli ultimi 90 minuti dell’ultima partita disputata non sono sufficienti a chiudere definitivamente la carriera di un giocatore. La sua vita non finisce con l’ultimo fischio ma alcuni trovano una nuova strada seppure lontano dai campi.
Accade spesso che si lancino in nuove avvincenti avventure come nel caso di un ex calciatore del Piacenza che oggi è protagonista di una nuova avvincente avventura all’interno del mondo del poker professionale. Il poker a differenza di ciò che sembra in apparenza, condivide con il calcio molto più di quanto si pensi specialmente per tutto ciò che riguarda la disciplina mentale e la gestione delle emozioni, insieme al calcolo ed alla strategia.
Un giocatore che è riuscito a destreggiarsi sull’erba del campo da calcio e che oggi si muove tra rilanci e puntate su un tavolo verde. Non è il primo del resto, diversi ex giocatori di calcio si sono poi avvicinati al poker perché è un ambiente competitivo in cui lavorano insieme mente e corpo.
Grazie all’esperienza accumulata sui campi da calcio l’ex piacentino è riuscito ad avere una base solida anche per sedere agevolmente ai tavoli. Oggi moltissimi giocatori fanno esperienza con i tavoli verdi grazie alle piattaforme online che permettono sempre più di affinare le tecniche e le strategie del poker.
Questo determina un grande vantaggio perché permette di affinare il proprio gioco e di entrare in circuiti internazionali preziosi. Diversi giocatori tra cui quello del Piacenza, hanno vissuto questa transizione verso il gioco online spinti anche dalle affinità tra le due discipline. Nel poker le decisioni hanno un peso importante, non esistono scelte casuali e la fortuna è solo un piccolo tassello di un mondo più grande, un mondo in cui contano i dettagli, come nel calcio. Nel calcio è essenziale non solo avere una ottima forma fisica ma anche aver studiato per bene l’avversario che abbiamo di fronte e occorre avere sangue freddo nei momenti più delicati di una partita. L’approccio che ha avuto il giocatore, come professionista dello sport, si è rivelato assolutamente simile tra le due discipline. Il focus è senza dubbio più mentale che fisico, quello che conta è sempre rimanere focalizzati sul proprio gioco e sulla gestione del tutto in momenti di grande pressione.
Diversi grandi professionisti del calcio hanno scelto il poker come secondo gioco, oltre il campo. Motivo di questa scelta è senza dubbio il fatto che entrambe queste discipline richiedono una grande capacità di adattamento e una certa rapidità decisionale. Oggi i grandi club di calcio considerano l’allenamento mentale cruciale tanto quello fisico. Curare l’aspetto psicologico vuol dire riuscire a controllare l’ansia ed i pensieri negativi. Questo aumenta anche le prestazioni fisiche perché aiuta a mantenere una certa lucidità e a creare una sfida molto intima che si gioca in primis contro se stessi. Pazienza, calcolo e strategia gli sono serviti tanto nelle fila del Piacenza quanto intorno al tavolo da poker. Diversi studi hanno per altro dimostrato come il poker sia in grado di stimolare diverse aree del cervello che sono coinvolte nella gestione dello stress.
Un altro aspetto comune ai due mondi riguarda anche l’agonismo che per molti ex giocatori è il vero motore vitale perché non solo implica il relazionarsi con gli altri ma anche con se stessi perché impone di migliorarsi costantemente, da’ una tensione positiva e diventa esperienza vera. Tutta questa magia rappresenta una serie di dinamiche familiari a chi ha vissuto prima lo spogliatoio e poi l’emozione di tornei di poker.
Calcio e poker sembrano essere figli della stessa madre. Una madre che ha delle caratteristiche precise: la strategia, il calcolo, il controllo delle emozioni e la lettura attenta dell’avversario e del gioco. Il passaggio dal calcio al poker, dal campo al tavolo, sembra dunque essere un passaggio quasi obbligato, o almeno lo è stato per tantissimi giocatori, incluso quello del Piacenza. Per giocare al poker e al calcio serve una mentalità vincente che si acquisisce anche con una buona dose di esperienza. Restare lucide, combattere con i propri demoni interiori, mantenere la giusta freddezza e calcolare le probabilità sono alcuni degli aspetti cruciali che rappresentano il filo rosso che unisce queste discipline. A condire tutto con un tocco finale decisamente speciale, ci pensa il saper vivere il rischio in maniera sana e divertente.
Come in ogni cosa, ci vuole amore e passione per ciò che si fa e per l’obiettivo che si persegue. Solo con un grande cuore si può arrivare a raggiungere grandi risultati e chi passa dai campi ai tavoli sa bene quanto conti mettere amore nel proprio gioco.