Da Chieti alla LND: chiarimenti sul futuro del calcio dilettantistico

Pubblicato il 25 maggio 2020 alle 00:00:05
Categoria: Serie D
Autore:

Le decisioni della Figc, riguardo il campionato della serie D della stagione 2019/2020 sospeso definitivamente a causa dell’emergenza del Coronavirus, dovranno essere ratificate il 3 giugno 2020. Per il Chieti, fermo nel risucchio del playout dall’inizio del girone di ritorno di questa stagione di campionato di serie D (2019/2020), forse non c’è nulla da fare. Se la Società neroverde facesse finta di nulla, si ritroverebbe a giocare l’anno prossimo tra le Eccellenze e qualche sito web si è apprestato a informare i tifosi della Curva Volpi. Se il Chieti calcio dovesse ricorrere, come sembra costretto a fare, dovrebbe farlo persino alla Corte della Giustizia Sportiva.

La passione per il calcio ha infervorato i cuori teatini ancora una volta e nessuno può stare zitto, meglio rischiare di affermare la propria verità tramite il collegamento web e/o i social: «è un monolitismo apparente», come scriverebbe Ennio Flaiano («Il gioco e il massacro», 1970). Il Patron Trevisan e il Presidente Mergiotti hanno scucito questo silenzio stampa sempre più scomodo. Mergiotti ha rilasciato il 23 maggio 2020 alcune dichiarazioni a “TvSei” con uno sfondo dove c’era una croce religiosa sul muro, luogo del Suo unico collegamento in smart working fino ad adesso: «Ci opporremo in tutti i modi possibili»; il giornalista che lo ha intervistato ha aggiunto: «si opporrà anche al Consiglio Federale? Alla Giustizia Amministrativa e/o Tar? O alla Giustizia Sportiva?». Il Presidente Mergiotti non ha dubbi e conferma deciso a “TvSei”: «In tutti i modi possibili!». Il Patron neroverde Trevisan aveva già rilasciato alcune caute dichiarazioni riguardo alla possibile riforma del calcio italiano, anticipando i tempi su tutti: «cambierà il modo di fare calcio». Durante il seminario, con il patrocinio del “Coni Abruzzo”, il 22 maggio 2020, la Scuola Regionale dello Sport d’Abruzzo ha organizzato un webinar in cui il prof. Claudio Mazzaufo ha dato alcuni consigli per tornare agli allenamenti senza infortuni per i giovani atleti i quali devono ancora accedere alle soddisfazioni di una florida carriera e, in particolare, ai propri giovani atleti che allena nel campo dell’atletica leggera. Dopo uno stop forzato, tecnicamente il corpo umano è maggiormente soggetto a infortuni. Il prof. Mazzaufo ha già predisposto un primo piano di lavoro di «retraining» e/o «rodaggio atletico» – poi da calibrare, atleta per atleta, pensato per un atleta in generale che ritorna a fare un’attività fisica agonistica, dopo il lungo periodo del “lock down”.

Alcuni della Curva Volpi usano i social network per informare la stampa e/o cittadini che ne siano interessati delle loro iniziative web (“il muro” ovvero un padlet per tenersi in contatto come vecchi compagni di classe e/o veri e propri discorsi celebrativi del Chieti calcio in C2 e del loro allenatore). Il 25 marzo 2020 consegnano ciò che hanno ottenuto dalla loro raccolta fondi a sostegno della Rianimazione del Policlinico di Chieti: sia una piccola donazione in denaro e alcuni pacchi di materiale sanitario, quale ad esempio mascherine chirurgiche, visiere, tute, occhiali etc.. Il CrossFit Megara ha partecipato a quest’ultima donazione elargita dai neroverdi.

La Curva Volpi, inoltre, si è schierata più volte contro il ritorno sul campo per ricominciare i campionati. Al Comune di Chieti, dal 30 marzo 2020, sono stati elargiti 306.055,30 per contrastare la crisi economica determinata dal Coronavirus, ma non bastano o la povertà aumenterà comunque. Tali fondi sono stati elargiti dal Fondo di solidarietà comunale di 400 milioni di euro e poi ripartiti per Regione. La ripartizione dei fondi è stata decisa secondo il reddito pro capite e il numero di abitanti per Comune. Tutto si tradurrà in 600 euro per famiglia e alcune famiglie non sono state raggiunte da questa iniziative e/o da altre successive.

Il social media manager del Chieti ha organizzato di propria spontanea volontà dei ritrovi mediatici con appassionati e professionisti dello sport, e veri talenti, per adesso dilettanti, che hanno giocato nel Chieti “di una volta” con l’allenatore Paolucci. Nicola Fiore ha ricordato con lui tramite il canale Instagram la partita Chieti - Paganese 2-1 (il Chieti finì al 4° posto del girone B tra le «Eccellenze»); adesso Nicola gioca con la Vastese la quale, in questa stagione, non è stata niente male, secondo gli addetti ai lavori.

La serie D del girone F – dove gioca il Chieti FC – nel 2019/2020 sono state 18 squadre con 11,3% di giocatori stranieri. La media dei giovani calciatori di questo girone è stato 23,7 anni. Il Chieti si trovava al penultimo posto con 18 punti alla 26esima giornata; 8 erano le giornate decisive alla fine del campionato; 51 i gols subiti nella stagione 2019/2020 dai neroverdi. Gli emolumenti ai calciatori teatini sono stati versati regolarmente, restando alle dichiarazioni del presidente Mergiotti prima del silenzio stampa.

 

Ho inserito una foto in questo articolo in cui segna una sorta di linea di nuovo inizio tra il mese di aprile e ciò che si sta organizzando dal 4 maggio 2020, con l’aiuto del Governo in Italia. Ho scelto, tra le varie immagini, il momento dopo il fischio finale dell’ultima partita di campionato di serie A, il 9 marzo 2020, in cui l’attaccante del Sassuolo Francesco Caputo mostrò il cartello che diverrà virale nei social. Sabato 23 maggio, il Sassuolo era già pronto a scendere in campo per gli allenamenti collettivi, secondo le linee guida dell’ultimo Protocollo del Ministero dello Sport. Controverso sarà l’inizio degli allenamenti e ciò varierà da squadra a squadra per la serie A.

La storia del Chieti calcio: problemi e vicissitudini da prima pagina della stagione 2019/20: Il 5 giugno 2019, ricordiamo che Giulio Trevisan riprese le redini della società del Chieti calcio nel momento in cui era più fragile. Egli era già stato a capo della Società lasciando il Chieti calcio dopo l’eliminazione ai playoff nella stagione 2017/2018: il Chieti calcio di anni fa era reputato senza macchia. La “colpa” dell’ex Patron Filippo Di Giovanni, da parte della maggior parte dei tifosi e/o cittadini della città di Chieti fu quella, di primo acchito, di non avere un progetto valido a favore della Società stessa. Presentò, allora, il progetto ambizioso – che non ha ancora avuto modo di essere messo in atto a causa dell’emergenza – di creare una vera e propria società giovanile “di tutto rispetto”, con una Juniores Nazionale che funzioni in una delle Province abruzzesi, Chieti – e questa stagione il Chieti Juniores Nazionale U-19 (girone L) è andato abbastanza bene come risultati nella classifica generale dopo le competizioni che ha potuto giocare, ovvero 5° posto meritato nei playoff –. Il Presidente Mergiotti, con il Direttore Generale Andrea Masciangelo, si mise sulle tracce di nuovi talenti e di nuovi fuoriquota per avere la possibilità di vincere il campionato. A luglio 2019 partì un vero e proprio progetto sportivo: l’ultimo acquisto in calciomercato questa stagione 2019/20 fu Gaetano Maranzino, centrocampista il quale veniva dal Savoia (il Savoia si piazzò al 5° posto al playoff, girone H, serie D). Sempre il Presidente Mergiotti non ebbe reticenze nel fare una lettera di richiamo (3 febbraio 2020) contro Stefano Sarritzu a causa del Suo comportamento non proprio irreprensibile – calciatore di enormi qualità (anche secondo transfermarkt.it) – come comunicato stampa per togliere l’attenzione dei media dalla vicenda economica della Società del Chieti appena messa in piedi con tante speranze per una città che vuole farcela da sola. E’ stato così come quando la gente abruzzese “forte e gentile” puntava i piedi per cercare di uscire da una situazione critica; in questo caso, il Chieti calcio volle tirarsi fuori dal risucchio del playout; quest’ultimo tentativo era fallito il 1mo marzo 2020, data dell’ultima partita prima dell’emergenza pandemica causata dal Coronavirus. Sarritzu entrò – elargito in prestito dal Pineto calcio, squadra che ha ospitato generosamente nel proprio stadio il Chieti calcio, in questo campionato, durante quasi tutte le proprie partite casalinghe, oltre lo Stadio Comunale di Ortona – con la maglia neroverde il 18 dicembre 2019 come ala destra, italiano, 28 anni compiuti il 19 maggio, tanta voglia di giocare sul campo, non essendo mai assente e proveniente dal Cagliari – dove ha iniziato la Sua carriera calcistica –.

Nel 2016 il Chieti calcio dell’ex - Patron Giacomin fu dichiarato fallito. Il processo fu lungo l’anno scorso e non si concluse. La bancarotta documentale è stata ancora attribuita per adesso a Walter Bellia (amministratore di fatto dal 15 marzo 2016) e Antonio Gammieri (amministratore unico dal 20 dicembre 2012 al 16 marzo 2016). Una delle prime udienze è stata svolta il 21 gennaio 2020. Non ci sono state dichiarazioni su cosa sia stato detto in sede di processo, prima del Coronavirus.

Il silenzio stampa viene deciso misteriosamente il 28 gennaio 2020. Le ragioni sono state altrettanto misteriose: sia per i rapporti tra calciatori e allenatori (Giuseppe Di Meo e Alessandro Grandoni), sia per i rapporti tra la dirigenza e la squadra di calcio, sia per questo lungo processo che probabilmente il «Chieti FC 1922» se lo trascinerà in corso d’opera anche durante le possibili sfide future tre le Eccellenza e/o durante le ultimissime sfide sperate dei playout in serie D – Coronavirus permettendo –. E’ questo il caso di un’ammissione di colpa? Oppure è la prova concreta che i nuovi dirigenti del «Chieti FC 1922» non sanno nulla delle vicende del bilancio economico passato e vicissitudini trascorse della stessa Società in questione? Come uscirà la Società neroverde dal lock down e/o chiusura forzata dal Governo attuale a causa della presente emergenza sanitaria?

Il processo agli ex vertici della società neroverde resta per adesso un mistero: difficile affrontare con freddezza e cognizione di causa questa vicissitudine per la Società del Chieti soprattutto col pensiero di tante morti misteriose determinate dall’ultima emergenza Coronavirus nelle case private senza assistenza, nelle RSA, nei centri di recupero disposti alle cure di alcune dipendenze e/o alle cure delle persone più fragili, nei Presidi Ospedalieri, anche a livello nazionale – Trivulzio a Milano è solo il campanello d’allarme di numerose indagini svoltesi in tutta Italia e, da svolgere per mezzo delle Regioni in primis, poi da investigatori, inquirenti, e soprattutto portate avanti dalle rispettive Procure delle Province –.

La situazione nella “Fase 2” in Italia è critica – La situazione in Italia del 23 maggio 2020, ore 18:00. I positivi sono 57752 e guariti 138840. Vi teniamo aggiornati con il bollettino “di guerra”: 32735 è il numero dei deceduti solo in Italia. Si contano 119 morti in Italia in più di ieri. I tamponi effettuati sono 3.391.188, ma il Cts, in collaborazione con il Governo, sta costruendo un metodo scientifico più economico per fare i tamponi e tracciare i positivi ai fini del contenimento del Coronavirus nel rispetto delle leggi della privacy, dei codici civili e penale in atto. Ricordiamo un caso particolare nel programma televisivo «Chi l’ha visto?», la prima settimana di aprile 2020, sotto l’emergenza del virus durante la quale la contagiosità era elevata, ha denunciato la scarsa attenzione al controllo della diffusione del virus dell’Ospedale di Alzano Lombardo,in particolare dello stesso ospedale Pesenti Fenaroli: misteriosa, ad esempio, la morte di Gennaro, morto da solo a casa, senza assistenza, lunedì 16 marzo, impiegato al Pesenti Fenaroli suddetto. Sugli ultimi casi accennati, un’inchiesta è aperta dalla Procura di Bergamo per capire cosa sia successo realmente.

Tornando al Chieti, il calcio mercato portato avanti dai dg non è stato così fortunato anche se fatto ad hoc per la situazione critica nei mesi prima del Coronavirus, ovvero per uscire dai play-out. Alcune fake news erano inevitabili riguardo al calciomercato teatino come l’acquisto del portiere Feola. Antonio Meola invece entrò in squadra con la maglia neroverde nel novembre 2019, ma il Chieti calcio perse ugualmente con il Campobasso lo stesso giorno di “debutto” del suddetto calciatore: la squadra teatina fu già al quart’ultimo posto prima della fine del girone di ritorno.

Lnd e Figc: ecco cosa hanno deciso fino ad adesso , il 28 maggio prossima riunione decisiva. Non si gioca più, ma c’è ancora mistero sulla riforma “in fieri” del calcio, dalla serie A alla serie D.

Enzo Imbastaro del Coni: anche nei momenti difficili è al servizio dello Sport.

La Lnd ha deciso – sino a dove ne ha la facoltà – ai fini della sicurezza collettiva, mentre Gabriele Gravina, Presidente della Figc, si sta impegnando per la ripartenza della serie A, dando il massimo nei propri contributi durante le riunioni decisionali del Governo. Gravina suddetto ha assicurato già dal 19 aprile, in un’intervista in smart-working, durante il programma «Che tempo che fa»: «Non sarò di certo io il becchino del calcio italiano!». Enzo Imbastaro, il Presidente Regionale del Coni, ha sempre sperato nella ripresa del campionato, anche quello della serie D. Ho avuto l’occasione di intervistare tramite una diretta facebook, organizzata dal «Coni Abruzzo» e “TvLab” con Paolo Sinibaldi (quest’ultimo responsabile della comunicazione), il 17 maggio 2020, il suddetto Presidente, Enzo Imbastaro, e chiedergli se fosse favorevole a una eventuale ripartenza del campionato in serie D.

La Lnd (https://www.lnd.it/it/lega-nazionale-dilettanti) nel comunicato stampa n.301 della Stagione Sportiva 2019/2020 ha sospeso tutte le competizioni calcistiche sotto l’egida della Figc fino al 14 giugno 2020.

Il Presidente della Lnd Cosimo Sibilia rilascia dichiarazioni sul proprio sito ufficiale senza permettere alcuna replica: «Abbiamo agito con la massima accortezza e nel rispetto delle linee indicate dal Consiglio Federale in ordine a promozioni e retrocessioni in Serie D, consapevoli che non fosse affatto semplice affrontare la situazione tenendo conto delle peculiarità verificatesi. Ritengo sia stato fatto un lavoro scrupoloso, confortato dall’unanimità del voto in Consiglio Direttivo e guidato dal principio del merito sportivo, al quale la LND si è sempre attenuta. Credo ci siano le condizioni, anche nell’ottica della sempre più auspicata riforma del sistema calcistico italiano, di poter successivamente andare a soddisfare le ambizioni di chi avrà i requisiti oggettivi per nutrirle. Ora attendiamo il pronunciamento del massimo organismo della FIGC sulle nostre proposte. Poi finalmente potremo cominciare a pensare alla nuova stagione, con l’augurio di ripartire più forti e decisi di prima».

Gabriele Gravina, il Presidente della Figc, controbatte alle polemiche riguardanti lo stop ai dilettanti il 21 maggio 2020 con una lettera aperta alle società di Lega Pro per dare sicurezza economica COME PRIMA PREOCCUPAZIONE a chi lavora a livello agonistico nel mondo del calcio e dello sport, basandosi sul “Decreto rilancio” dello Stato Italiano: «I successivi provvedimenti inseriti nel cosiddetto ‘Decreto Rilancio’ sono il frutto di un lavoro incessante, di grande efficacia, e rappresentano una tappa decisiva nel processo di consolidamento della categoria. Un impegno, quello della Federazione, che ha prodotto risultati rilevanti per i Club: 1) l’ulteriore rinvio dei pagamenti contributivi e fiscali al mese di settembre; 2) la sospensione dei canoni di locazione e dei diritti di superficie per gli impianti sportivi; 3) il riconoscimento della Cassa Integrazione per i contratti dei lavoratori sportivi fino ad un massimo di 50 mila euro lordi; 4) l’istituzione del Fondo Salva Sport con una quota percentuale dello 0,50% sul totale della raccolta per le scommesse sportive».

Nella riunione del 20 maggio 2020, sempre Gabriele Gravina aveva già appoggiato la decisione di chiudere il campionato di serie D. Il Presidente Federale ha aperto questa riunione ricordando anche diverse personalità legate al mondo del calcio scomparse nelle ultime settimane, compresi i giornalisti Mura, Lauro e Bernardi. Pochi giorni dopo le parole di omaggio di Gravina, scomparvero anche Claudio Ferretti – se n’è andato a 77 anni il 23 maggio – e il tecnico Gigi Simoni, ricordati in maniera pronta sul sito ufficiale della Figc.

Riporto ciò che è stato deciso dal sito ufficiale della Figc:

« Competizioni ufficiali professionistiche e dilettantistiche stagione sportiva 2019/2020

In ossequio al principio del merito sportivo quale caposaldo di ogni competizione agonistica, come previsto dal CIO e dal CONI, e in conformità alle disposizioni emanate dalla FIFA e dalla UEFA nelle scorse settimane, nonché a seguito della pubblicazione dell’art. 218 bis del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’, la FIGC ha espresso la volontà di riavviare e completare le competizioni nazionali professionistiche fissando al 20 agosto la data ultima di chiusura delle competizioni di Serie A, B e C. Precedentemente al riavvio dell’attività agonistica sarà competenza del Consiglio Federale determinare i criteri di definizione delle competizioni laddove, in ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, le stesse dovessero essere nuovamente sospese, secondo i principi di seguito indicati: individuazione di un nuovo format (brevi fasi di playoff e playout al fine di individuare l’esito delle competizioni ivi incluse promozioni e retrocessioni; in caso di definitiva interruzione, definizione della classifica anche applicando oggettivi coefficienti correttivi che tangano conto della organizzazione in gironi e/o del diverso numero di gare disputate dai Club e che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessioni.

Infine, per effetto di quanto deliberato, la stagione sportiva 2020/2021 avrà inizio il prossimo 1 settembre.

Per quanto concerne, invece, l’attività dilettantistica, ivi compresa quella femminile fino alla Serie B, valutate le condizioni generali e l’eccezionale situazione determinatasi a causa dell’emergenza Covid-19, il Consiglio ha deliberato di interrompere definitivamente tutte le competizioni, rinviando ad altra delibera i provvedimenti sugli esiti delle stesse competizioni. Resta fissato al 30 giugno il termine per la conclusione dell’attuale stagione sportiva».

Si precisa che le elezioni per rinnovare le cariche federali nel mondo dello sport sono state spostate al 2021. Tutti i Presidenti dei comitati regionali e i vertici federali hanno ottenuto la proroga della propria carica di un altro anno a causa dell’emergenza sanitaria del Coronavirus. Con il presente articolo si fa riferimento all’ultimo decreto legge del 19 Maggio 2020 n. 34 in cui sono previste misure a favore dello sport. La Figc ha adottato le considerazione di un proprio pool di esperti per decidere ciò che è meglio per la collettività: «la FIGC ha attivato da oggi un pool ispettivo della Procura Federale, con il compito di verificare il rispetto delle indicazioni contenute nei Protocolli sanitari della Federazione, così come approvati dalle autorità di Governo».

Questo articolo è dedicato a chi non c’è più e a coloro che hanno dedicato la loro vita al mondo del calcio e/o dello sport.

Katiuscia Lalla