Il ct della Svezia avvisa l'Italia: "Rispetto, ma non abbiamo paura"

Pubblicato il 31 ottobre 2017 alle 18:58:32
Categoria: Notizie Nazionali
Autore: Matteo Sfolcini

 

Credit immagine: imagephotoagency.it

La Svezia dalle parole del suo allenatore è già carica in vista del doppio confronto playoff contro l'Italia di Ventura che vale un posto ai Mondiali in Russia. Il ct Andersson ha rilasciato un'intervista a Extra Time dove conferma che i suoi ragazzi sono pronti a lottare sul campo provando a ribaltare i pronostici. Il tecnico svedese ricorda che in campo non scende la storia: "L’Italia è una grande nazionale con tanta storia e tradizione. Incontreremo un grande avversario e ho rispetto per gli azzurri e per il compito che ci aspetta. Rispetto, ma non paura".

La Svezia ha già raggiunto un grande traguardo e non ha niente da perdere: "Di certo la pressione è sugli italiani e non su di noi. La Svezia ha già fatto più di quanto ci si aspettasse. Non vuol dire che siamo contenti. Ma che siamo già dei vincitori. Potremo giocare senza paura"

Il ct ha anche dei ricordi del calcio italiano di un tempo: "Da appassionato ho seguito il calcio in tanti Paesi. Quello italiano in particolare negli anni '80 e inizio '90. Era molto forte e bello, mi ricordo il grande Milan. Baresi era uno che mi piaceva molto, anche Maldini ha fatto gran carriera. Ho studiato la difesa dell’Italia di allora, anche Gentile mi piaceva molto".

In casa la Svezia è molto forte e può mettere in crisi l'Italia. Nel gruppo di qualificazione davanti ai suoi caldi tifosi non ha mai perso vincendo anche contro la temibile Francia e ha segnato 18 reti con solo 2 subite: "Non dobbiamo più pensare alla storia. Non ha nessuna importanza quante volte l’Italia abbia vinto i Mondiali. Conta solo il presente, la forma di oggi, i giocatori e il gioco attuali. Il loro e il nostro. In casa, alla Friends Arena, siamo forti e c’è un’atmosfera fantastica. Questo conta molto". 

Sulla sfida di ritorno: "Il ritorno a San Siro? Le emozioni dipenderanno anche dal risultato di Stoccolma. Dobbiamo cercare di goderci il momento. Noi in questa sfida non abbiamo nulla da perdere, ma tutto da vincere".