Coppa Italia, nell'era Covid-19 addio ai supplementari

Pubblicato il 10 giugno 2020 alle 16:31:32
Categoria: Notizie Coppa Italia
Autore: Matteo Pifferi

Con un comunicato ufficiale, la Lega Serie A ha annunciato delle modifiche al regolamento della Coppa Italia: ecco tutti i dettagli

Assisteremo ad una nuova Coppa Italia, in tempi di Covid-19: attraverso una nota ufficiale pubblicata sul sito della Lega Serie A, è arrivata la conferma. Il Consiglio di Lega ha infatti deciso di deliberare, in via temporanea e solo per la stagione 2019-2020, una modifica al regolamento della Coppa Italia.

"Si aggiudica la competizione la squadra che segna il maggior numero di reti. Risultando pari anche il numero di reti segnate in trasferta, l'arbitro provvede a far battere i calci di rigore, con le modalità previste dal Regolamento del Gioco del Calcio al paragrafo: 'Procedure per determinare la squadra vincente di una gara'", recita la nota ufficiale della Lega. In sostanza, le due semifinali di ritorno non vedranno la disputa dei tempi supplementari in caso di parità del numero di reti in trasferta. Se Juventus-Milan dovesse finire, come all'andata, 1-1, oppure anche Napoli-Inter 0-1 (all'andata vinse a San Siro la squadra di Gattuso per 1-0), non ci saranno i due mini tempi supplementari da 15' ma si passerà direttamente ai calci di rigore. E lo stesso varrà anche per la finale di Coppa Italia, prevista per il 17 giugno prossimo a Roma che assegnerà il primo trofeo dell'era post-Coronavirus. Una decisione che trova il consenso dei club in questione e dei giocatori, che così facendo evitano di essere subito stressati da 120' o addirittura 240' di partita nel giro di 4/5 giorni. Ciò che lascia un filo perplessi è che, a poco più di due giorni dalla disputa delle partite, la stessa Lega non abbia ancora annunciato l'orario delle due sfide in programma venerdì e sabato, sebbene la RAI - unica concessionaria e in possesso dei diritti della manifestazione - ha già comunicato che entrambe avranno il calcio d'inizio alle ore 21. Dopo oltre tre mesi di stop, il mondo del pallone in Italia è pronto a ripartire. E si spera che possa anche riuscire a concluderlo, onde evitare scie polemiche che potrebbero perdurare per mesi, se non anni.