Conferenza Totti: "Meglio morire che staccarmi dalla Roma. Mi hanno pugnalato"

Pubblicato il 17 giugno 2019 alle 15:28:28
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Matteo Pifferi

Francesco Totti si dimette dalla posizione di dirigente della Roma. Ad annunciarlo è lo stesso giocatore in una conferenza fiume.

AGGIORNA LA PAGINA PER NUOVI CONTENUTI

 

"Mi dimetto dal mio ruolo nella Roma. Viste le condizioni credo sia stato doveroso e giusto prendere questa decisione, non ho mai avuto la possibilità di operare in modo effettivo sull'area tecnica. E' la decisione più coerente e giusta, davanti a tutti deve esserci la Roma che deve essere una squadra da amare e da stargli sempre vicina. Non devono esserci fazioni, ma un unico obiettivo. I presidenti, gli allenatori e i giocatori passano, ma le bandiere no".

COLPA - "Non colpa mia perché non ho mai avuto la possibilità di esprimermi, non ho mai avuto la possibilità di prendere parte al progetto tecnico. Il primo anno ci può stare, ma nel secondo ho capito cosa volessi fare e non ci siamo mai trovati. Sapevano le mie intenzioni, volevo dare tanto a questa società, ma loro non hanno mai voluto. Mi tenevano fuori da tutto".

AI TIFOSI - "Io alla gente di Roma devo solo dire grazie per come mi hanno trattato. C’è stato sempre reciproco rispetto, sia in campo che fuori. Posso solo dire solamente di continuare a tifare questa squadra. La Roma è la squadra più importante del mondo, va tifata e onorata. Vederla così in difficoltà mi rattrista e mi dà fastidio. I tifosi della Roma sono diversi dagli altri, l’amore è talmente grande che non potrà mai finire. Continuerò a tifare Roma anche da fuori. È un arrivederci, non è un addio. Da Francesco posso dire che è impossibile vedere Totti fuori dalla Roma. Da romanista non penso che possa succedere. Prenderà altre strade, al momento in cui un’altra proprietà punterà forte su di me".

FUTURO E COLPEVOLE - "Diciamo che in questo momento ce ne sono tante di cose che posso fare. Sto valutando, in questo mese valuterò tutte le offerte sul piatto, quella che mi farà stare meglio la accetterò con tutto il cuore. Se prenderò una decisione sarà quella definitiva. Non c’è un colpevole. È stato fatto un percorso, non è stato rispetto e alla fine ho preso questa scelta".

PALLOTTA - "Levare i romani dalla Roma è sempre stato un pensiero fisso per certe persone, alla fine è prevalsa la verità. Sono riusciti ad ottenere quello che volevano. In 8 anni gli americani hanno cercato in tutti i modi di metterci da parte. Troppi galli a cantare non servono nella società. Ognuno dovrebbe fare il suo. Quando canti da Trigoria non lo senti mai il suono, l'ultima parola spettava sempre a Londra".

FUTURO ROMA - "Tutti sappiamo i problemi reali della società, soprattutto per il FPF, bisogna vendere giocatori entro il 30 Giugno. Hanno fatto questa scelta difficile di vendere i giocatori più forti. Bisogna essere trasparenti con i tifosi. Alla gente bisogna dire la verità. Quando dicevo che la Juve vinceva lo scudetto e la Roma arrivava quarta o quinta mi dicevano che ero incompetente. Siccome sono abituato a dire la verità, io non posso stare qua dentro".

ANCORA PALLOTTA - "Il presidente deve essere più sul posto, l'ho sempre ripetuto. Quando i giocatori e i direttori vedono il capo si sta sull'attenti. Quando non c'è il capo fanno tutto quello che gli pare. Se ho preso questa decisione è che non ho potuto fare niente, sull'area tecnica. Non voglio fare il fenomeno ma sui giocatori penso di avere le basi e l'occhio per vedere le cose diversamente. Sbagliando anche. Prendendo sempre le responsabilità. Interesse arabo? Finchè non vedo nero su bianco non ci credo. Posso dire che la Roma è amata e stimata in altre parti del mondo, e la vorrebbero pure prendere. Ma non mi posso esporre, non so niente".

ULTIMA GOCCIA - "Il vaso si era già riempito. Molte cose mi hanno fatto pensare. Non sono mai stato partecipe. In due anni ho fatto dieci riunioni, mi chiamavano sempre all'ultimo. Come se mi volessero accantonare da tutto. Dopo un po' il cerchio si stringe".

RITORNO A ROMA - "Per riportarmi a Roma serve un'altra proprietà. Poi dovrebbero chiamarmi, credere nelle mie qualità. Non ho mai fatto male alla Roma, per me viene prima di tutto. Staccarmi dalla Roma oggi è peggio che smettere di giocare. Oggi potevo anche morire. Era meglio. Io di soldi non ho mai parlato, non ho mai chiesto niente. Mai. Ho chiesto di essere direttore tecnico, nient'altro. Ho chiesto di decidere come decidono tutti gli altri. Ma se fanno tutto e non ti chiamano che direttore tecnico è?".

VIAGGIO A LONDRA - "Non sono andato a Londra perchè mi hanno avvertito 2 giorni prima, con allenatore fatto. Che ci vado a fare? L'unico allenatore che ho chiamato e sentito è Antonio Conte. Mihajlovic, De Zerbi, Gattuso, Gasperini non li ho mai chiamati o mandati messaggi. Mai. Mai successo".

RITORNO IN CASO DI ADDIO DI BALDINI - "No. Il vaso è già rotto. Non ci hanno mai pensato quindi non lo faranno. Rispetto la scelta a malincuore".

FIENGA - "L'unico allenatore che ho fatto con Fienga è Claudio Ranieri, che è l'unico che ha messo la faccia proponendomi di essere DT. Senza Fienga sarei rimasto così. Ranieri ha fatto il massimo, un uomo vero, sarebbe venuto gratis, bisogna essere fieri di questo uomo. Non abbiamo parlato di niente e mi ha detto “domani sono a Trigoria”. I tifosi gli hanno dato un contributo all’addio di Daniele ed è doveroso fargli un saluto. Le dichiarazioni di Pallotta? Non sono qui ad andare contro di lui, non mi serve dare bugie. A che pro? Dico la verità, poi ognuno creda a chi vuole".

RIPARTIRE DA ZERO - "Fienga me lo disse qualche mese fa. Tutti sanno che avrei voluto fare il direttore tecnico. Se c’è però uno che ti mette il bastone tra le ruote e trovano ogni volta un intoppo… Non sono stupido. Se io non avessi voluto Fonseca? L’ultimo parere tocca al DT. Hanno scelto tutto loro, se le cose vanno male che dico? S fosse venuto Conte sarei rimasto, anche se mi avessero chiamato prima di scegliere l’allenatore. Avrei voluto vedere la fiducia in me. Con Conte è successo perché lo abbiamo fatto io e Guido Fienga. 'L’unico che può cambiare la Roma in questo momento è Conte', ho detto a Fienga. Lui ci aveva dato l’ok ma poi ha cambiato idea. Solo dopo l’ha saputo Pallotta ed era contento".

DE ROSSI - "Con Daniele c'ho parlato da amico, non da dirigente/capitano. Gli ho dato un mio parere: guarda al di là. Gli ho detto quello che sentivo, che ci poteva essere un problema, che infatti è arrivato, come successo con me".

SARRI - "Mai contattato Sarri. Qualcuno l'ha contattato, era un suo pallino. Perchè non è venuto? Chiedilo a lui... Sarri era un pallino di quella persona che tu stai dicendo. Avrebbe fatto comodo ma anche lui era sotto contratto col Chelsea".

VEDERE PARTITE ALLO STADIO - Alcune partite sì, perchè non dovrei? Sono sempre tifoso della Roma. Può darsi che vado in Curva Sud. Lo sai che faccio? Prendo Daniele ed insieme annamo in Curva Sud, se non va a giocare da un'altra parte".

SITUAZIONE ECONOMICA - "E’ un dato di fatto. Se devi vendere perché sei a -50 devi vendere e la squadra si indebolisce. Da parte mia c’è sempre stato il 100% dell’impegno. Avrei potuto dare un contributo, non cambiarla, ma un contributo sicuramente. Di promesse ce ne sono state tante e da tifoso mi dispiace, ho dei sogni da tifoso. Avrei voluto vedere la Roma competere ad alti livelli".

PUGNALATO A TRIGORIA - "Sì, ci sono persone che non vogliono che sia là dentro. Ci sono persone che fanno il male della Roma dentro Trigoria e Pallotta si fida di loro. Io conosco Trigoria come i miei jeans, conosco tutti e so come va gestita. Ci sono cresciuto là dentro: conosco i problemi e le soluzioni, chi parla male e chi parla bene. Come fai ad andare avanti ed essere coesi per aiutare una società? Ognuno fa il bene di sé stesso".

MAIL SU REPUBBLICA - "Ci sta. Io mi fido al 100% di Daniele De Rossi, ci metto la mano sul fuoco che non è stato lui a dire queste cose".

VITTORIE - "Speriamo di non aspettarne altri 10 anni. Che sono già 18 anni dall'ultimo scudetto...".

PALLOTTA QUI PER STADIO O ROMA - "Lo dovresti chiedere a lui. Non ti posso rispondere. La farei anche a lui, non posso entrare nel suo pensiero, è sbagliato quello che dirò".

OFFERTE DA ALTRE SQUADRE - "Ci sono state alcune offerte da squadre italiane, una stamattina. Io sono libero. Tante cose le ho sapute leggendo i giornali: di alcuni allenatori, dirigenti o giocatori. Pensa che considerazione che avevo".

ECO SULLA ROMA - "L’effetto deve essere positivo, deve ripartire il progetto Roma. Deve capire i problemi dentro Trigoria, ma non ho mai avuto modo di fargli capire certe cose. La Roma è la Roma, il resto non conta. Lui deve essere bravo a cambiare registro".

PROPRIO IL 17 GIUGNO - "Sì, non era voluta. Pensavo ci fosse un solo 17 giugno. Non pensavo di poter dire “ciao Roma”, non lo avrei mai pensato".

FLORENZI E PELLEGRINI - "Florenzi no, Lorenzo sì. Non ci credeva, ma ci crederà. A lui ho promesso tante cose, che spero possano avverarsi, è un ragazzo speciale, può dre tanto a questa maglia. La onorerà fino alla fine. E’ tifoso della Roma e qualche romano dentro serve sempre. Vedere alcuni giocatori che quando perdono ridono, ti girano le palle. Alcuni tifosi queste cose non le sanno. Oppure dirigenti felici di perdere, di cui non farò mai i nomi. La Roma deve essere sempre davanti a tutti, se ci sono questi a Roma non vai da nessuna parte. Se siete uniti vai dritto, se qualcuno esce dal binario sei finito.

TOGLIERE TOTTI DA ROMA - "Non si rendono conto perché non vivono la quotidianità. Stando qua è completamente diverso, a loro arriva l’1% di quello che succede qui. Sarà una cosa diversa, sicuramente. Per la Roma e per me lo sarà, ma per loro in un’altra città non cambia niente. Spero che se ne possano rendere conto, ma è tardi.

FUTURO - "Io faccio la conferenza perché ci sono stati dei problemi tra me e i dirigenti. Se potessi rientrare, non adesso, ma con un’altra proprietà, io sarò dirigente a 360 gradi. Non c’era bisogno, se avessero fatto quello che ho chiesto, non mi sarei mai dimesso.

SCELTE - "Non nominerò i giocatori per rispetto. Tornavo dalle vacanze e mi hanno chiesto un parere riguardo un giocatore ed io ho detto che non avrebbe fatto bene. Di Francesco gioca col 4-3-3 e non gioca da un po’, per me andava preso un altro giocatore. Mi hanno detto che dico sempre di no, ma ho solamente risposto. Non chiedetemi il nome del giocatore però. Io ci avrei azzeccato, perché l’altro è dell’Ajax".

MONCHI - "Non l’ho sentito".

TRATTENERE NAINGGOLAN - "Ho preso una posizione forte perché la maggior parte dei dirigenti non voleva dare una punizione: ma nelle altre società forti non succedono queste cose. Quando uno sbaglia deve pagare, altrimenti gli altri si accodano. Chi sbaglia, paga: può essere Messi, Ronaldo, chi volete. Dentro lo spogliatoio deve esserci rispetto reciproco: se non c'è, non si va da nessuna parte. Se tu hai sbagliato, è giusto che paghi. E' come la penso io".

DI FRANCESCO - "Dfendo Di Francesco ora, anche se l’ha scelto Monchi. Lui ha chiesto 4-5 giocatori, ma non glieli hanno mai presi. Le cose si devono sapere, è inutile nascondersi. La verità fa male. Io non sto difendendo il mister, che ha sbagliato scelte. Lui però ha chiesto 4 o 5 scelte e gliene hanno presi zero".

ore 15.27 - FINE CONFERENZA STAMPA TOTTI

ULTIME NOTIZIE
ULTIME NOTIZIE
6 giorni fa
Serie A
Roma, UFFICIALE: Paulo Fonseca è il nuovo allenatore

La società giallorossa ha ufficializzato oggi l'ingaggio del nuovo tencico che, dopo aver trovato l'accordo con lo Shakhtar Donetsk, ha fir...

18 giorni fa
Serie A
Inter, UFFICIALE: esonerato Spalletti. Ora tocca a Conte

Luciano Spalletti non è più il tecnico dell'Inter...

19 giorni fa
Serie A
Milan, UFFICIALE: risoluzione consensuale fra il club e Gennaro Gattuso

La società rossonera ha comunicato ufficialemente e con effetto immediato la risoluzione consensuale del contratto di Gennaro Gattuso che l...

21 giorni fa
Serie A
Serie A, Top 11: da Izzo a Quagliarella, passando per Ilicic. I migliori della stagione

Con il campionato alle spalle, ecco la Top 11 firmata DataSport:...

21 giorni fa
Serie A
Serie A, chiamatelo Quaglia...record: qual è il suo gol più bello?

Fabio Quagliarella vince la classifica marcatori....

21 giorni fa
Serie A
Serie A, i verdetti: Atalanta e Inter in Champions, Empoli in Serie B

Ecco i verdetti del campionato di Serie A....