CONFERENCE LEAGUE: LA NOTTE VIOLA DELLA FIORENTINA, 4-0 STELLARE

Pubblicato il 16 febbraio 2023 alle 21:30
Categoria: Notizie Calcio
Autore:

Negli anni ottanta c’era una canzone di Renzo Arbore che diceva che di giorno si suda, ma la notte no ed è quello che è successo alla splendida Fiorentina a Braga in Portogallo nei sedicesimi di finale di Conference League. In campionato fatica, ma di notte ed in coppa brilla.

I tifosi viola che hanno risparmiato i soldi e la fatica per la trasferta di Torino  contro la Juventus si sono presentati numerosi, più di 1500, per sostenere la propria squadra, segno tangibile della loro passione e amore per questi colori unici nel panorama calcistico. E a conti fatti hanno fatto bene, perché una Fiorentina extra large nel punteggio e nel gioco non si era mai vista, con Jovic e Cabral veri mattatori dell’incontro. Ma andiamo con ordine per questo sedicesimo di finale di Conference League.

Il primo tempo è stato legittimato dalla squadra toscana nel finale quando Biraghi pennellava uno dei suoi tanti traversoni che Luka Jovic ribadiva in rete con una bella girata di testa. Sembrava il solito copione, il film già visto in questa stagione. Buon palleggio, buone trame ma senza incidere, bellina si, ma incompiuta. Nella ripresa il Var ha dato una mano all’arbitro che aveva sbagliato tasca ed interpretazione. Una volta richiamato ha estratto quello giusto di cartellino, un sacrosanto rosso per il difensore Tormena per un entrata da dietro su Jovic. Il minuto era il 53’, da quel momento la viola ha dilagato. Dopo poco al 60’ il raddoppio con uno stupendo filtrante di Ambarat per Saponara che forniva  l’assist per la doppietta del serbo Jovic. A quindici minuti dalla fine il solito cambio in attacco, fuori l’autore delle due reti e dentro Arthur Cabral. Una staffetta semplice, programmata ma con un copione diverso, inedito per come poi si è sviluppato. Cabral proprio lui, quello che nel gennaio passato era stato acquistato per sostituire Vlahovic, stasera ha fatto vedere un repertorio finora sconosciuto. Stop, sombrero e palla all’incrocio, this is incredible ma tutto vero. Era il 79’ e il risultato  assumeva delle proporzioni alte ma più strana è stata la dinamica. Una semplice rimessa laterale di Biraghi in cui l’attaccante si è ricordato di essere un brasiliano. Che giocata, che numero. E quando ancora pensavamo al gesto tecnico, l’altruista Ikonè ha servito un assist all’attaccante prelevato dal Basilea, come per dire sei stato acquistato per segnare, 4-0, ci vediamo fra una settimana.  I tifosi viola sono impazziti di gioia, ma sino posti qualche domanda. Come mai Cabral che ha un fisico possente, un “toro” passa troppo facilmente dalle stelle alle stalle o viceversa? Stasera nel cielo c’era però una stella. A parte le battute, tipiche dei toscani, purtroppo nel calcio contano i numeri, soprattutto per un attaccante. La piazza di Firenze è esigente, ha visto Batistuta, ha fatto crescere Chiesa e Vhahovic che sono volati dal nemico senza ringraziare più tanto. Solo Baggio in questo viene ricordato come il calciatore più riconoscente colui che si rifiutò di battere un calcio di rigore uscendo addirittura con la sciarpa viola, un fatto impensabile, unico ed irripetibile.


Lasciamo il passato, il presente ha detto che il cielo stasera in Portogallo era illuminato da 4 stelle viola, per una Fiorentina sempre più europea e meno italiana. Se continua così sarà invitata dalla Superlega, ma conoscendo i fiorentini ci sta che declinino.

 

A cura di MARCO FOIANESI