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Come le statistiche sul calcio stanno cambiando e come scommettono gli Italiani

Pubblicato il 27 ottobre 2025 alle 09:10
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Matteo Fausto Di Felice

 

Da qualche anno a questa parte, oltre alle statistiche base come tiri in porta, sanzioni e possesso palla, è cominciata la raccolta di dati supplementari. Vengono conteggiate anche le rimesse dal fondo, quelle laterali e persino la percentuale di gol attesi per un determinato tipo di tiro. 

Ovviamente, l’accesso a questo genere di informazioni ha aperto nuove prospettive anche nell’ambito delle scommesse. Sui siti web di agenzie come Snai, Sisal e Starcasino recensioni su nuove opportunità di scommesse stanno ampliandole opzioni sulle tipologie di scommessa.

Ora è possibile piazzare puntate sul numero di tiri totali della partita, di una delle due squadre o addirittura di un singolo giocatore.

Queste novità sono state accolte con entusiasmo dai più appassionati, che hanno visto in queste opzioni quasi puramente basate sulla statistica, la possibilità di ottenere vantaggi competitivi nelle loro scommesse. 

Dal risultato al dato: aiuto reale o solo suggestione?

Il fatto che si possa scommettere su metriche come le rimesse laterali non costituisce tuttavia in alcun modo un aiuto per gli scommettitori. 

Questo perché, ragionando in termini statistici, ogni partita di calcio può essere considerata e valutata come evento indipendente. Sono troppe le variabili che variano di match in match, dagli infortunati all’arbitro, dal campo al meteo. 

Banalmente, anche un tiro di un giocatore frustrato al 90’ che, con la sua squadra sotto 3-0, prova a trovare la porta da centrocampo può determinare l’under o l’over sui tiri totali. 

Non si può neanche ragionare per induzione o consequenzialità. Ad esempio, se giocano la Juventus e il Sassuolo, è ragionevole pensare che i bianconeri avranno il pallino del gioco e di conseguenza che i bianconeri faranno più tiri o più tiri in porta. O ancora che sarà il Sassuolo a dover commettere più falli per arrestare gli arrembaggi della Juve. 

Tuttavia, un’espulsione all’inizio del secondo tempo potrebbe far cambiare di molto la situazione e ribaltare le valutazioni e gli esiti delle scommesse, con la Juve che potrebbe trovarsi a proteggere un gol di vantaggio con le unghie e con i denti.

Alcuni trend sono più solidi di altri, in quanto basati sugli stili e le formazioni più che sulle performance di una singola squadra.

Tipster, community e strumenti AI

Una nuova figura professionale si è dunque fatta strada sui social: il tipster. Questi creator digitali sono popolari sui social e utilizzano le sponsorizzate di Instagram e Facebook per farsi conoscere specialmente tra i giovani. Consigliano schedine ogni giorno e affermano di essere “better professionisti”. 

La realtà è che il vero guadagno arriva tramite affiliazioni. Dunque a loro conviene investire tempo sul personaggio e il lato social, più che nella ricerca per i consigli. Nasce quindi il tipster statistico, ovvero qualcuno che effettua (spesso tramite i largamente decantati software AI) uno studio intensivo dei dati per suggerire giocate sulle statistiche della partita.

Anche in questo campo tuttavia, le persone preparate, tra quelle che trovate sui social, sono poche se non nulle. Il nostro consiglio è di prendere ispirazione da queste persone per avere delle idee, restando però indipendenti e non prendendo per oro colato le loro parole.

Strategie data-driven: casi d’uso concreti

Ci sono a tutti gli effetti delle società che sviluppano algoritmi per determinare il valore atteso delle statistiche di un match. Ma provate a indovinare chi ha il possesso dei migliori in circolazione? 

I bookmaker, ovviamente. Questo permette loro di impostare le linee a seconda della partita e la relativa quota. Per questo motivo, è veramente difficile ottenere un vantaggio sugli operatori. Il vantaggio che hanno, a partire dai fondi, è praticamente incolmabile.

Anche per questo cercate sempre di misurare le vostre spese per le scommesse. Si tratta di un divertimento, che ogni tanto regala qualche soddisfazione economica, non un metodo per guadagnare denaro sistematicamente.