Champions League: la Roma sfiora l'impresa, Liverpool battuto 4-2

Pubblicato il 2 maggio 2018 alle 22:55:23
Categoria: Notizie Champions League
Autore: Marco Corradi

Stavolta la magia dell'Olimpico non aiuta la Roma a completare l'impresa, e i giallorossi devono avere più di qualche rammarico per le fasi iniziali di una sfida che hanno finito per dominare nella ripresa, e poteva portarli a conquistare la clamorosa finale di Champions League senza gli svarioni d'avvio match. Di Francesco rinnega il folle 3-4-1-2 dell'andata, schierando un tridente con Schick ed El Shaarawy a supporto di Dzeko e Pellegrini a sostituire Strootman in mediana, mentre Klopp risponde con Wijnaldum al posto di Oxlade-Chamberlain e il consueto tridente Salah-Firmino-Mané. Ne esce una gara nella quale la Roma parte fortissimo, sfiora la rete in avvio con Florenzi e tenta qualcosa d'impossibile, dato che nessuno ha mai rimontato dal 5-2 dell'andata nella storia della Champions League: i giallorossi spingono, ma vengono puniti al 9' dall'erroraccio di Nainggolan, che avvia il contropiede perfetto del Liverpool e porta alla rete di Mané sull'uscita di Alisson. Roma sotto 1-0, ma i Reds vanno in tilt sul pressing giallorosso e confezionano l'autorete dell'1-1: van Dijk calcia in faccia a Milner, e Karius viene battuto. I padroni di casa spingono, motivati dall'Olimpico, rischiano qualcosa dietro (miracolo di Alisson su Mané) e subiscono il 2-1 con un nuovo errore: Florenzi non sale e lascia in gioco Wijnaldum, che trova il 2-1 al 25'. La rete dovrebbe ammazzare la Roma, che invece continua a provarci anche se è consapevole di dover segnare quattro reti: El Shaarawy centra il palo, e si va al riposo sul vantaggio Liverpool.

Nella ripresa Di Francesco inserisce Under al posto di un Pellegrini sotto pressione (peggiore dei suoi insieme a Schick), e i giallorossi prendono il controllo della sfida: il Liverpool vuole gestire e gestirsi e lascia campo alla Roma, che reclama un rigore per l'intervento sciagurato di Karius su Dzeko. L'arbitro assegna un fuorigioco che non c'è, ma la rete giallorossa arriva al 52': è Dzeko a battere il portiere avversario dopo un controllo non perfetto, e si torna in parità. La Roma insiste e va all'assalto, esponendosi a qualche contropiede (Alisson salva su Firmino), ma controllando il match: manca un rigore per il mani di Alexander-Arnold dopo tanti rimpalli (Skomina rivedibile), mentre Karius salva su Dzeko e su Under, e Di Francesco è costretto a giocarsi la carta-Antonucci perchè El Shaarawy non ce la fa più. Tutto sembra portare al pareggio finale, ma si accende Nainggolan: il belga trova il gran tiro da fuori all'86' e fa 3-2, rivitalizzando i giallorossi e scatenando l'assedio a tutto campo. Il poker arriva quando nel recupero Klavan, entrato per portare i Reds alla difesa a cinque e proteggere la qualificazione, fa fallo di mano: rigore di Nainggolan e 4-2 finale al 93'. La Roma viene dunque eliminata per un soffio, sfiorando la rimonta e infliggendo la prima sconfitta al Liverpool nella Champions League 2017-18: i Reds erano reduci da 7 vittorie e 4 pareggi nelle 11 gare disputate in Champions (9 successi contando i playoff), e per la prima volta subiscono quattro reti nella competizione. Giallorossi che devono essere orgogliosi della propria gara, ma anche consapevoli che con qualche errore in meno in difesa e in attacco (tra andata e ritorno) la finale poteva essere della Roma: l'atto conclusivo di Kiev vedrà invece di fronte il Liverpool di Klopp e il Real Madrid di Zidane, che inseguirà la terza Champions League consecutiva.