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CHAMPIONS LEAGUE: LEAO FA VOLARE IL MILAN ALLA SECONDA FASE
Il Milan piega il Girona e conquista la qualificazione matematica al turno successivo. Dopo la brutta sconfitta di sabato scorso in campionato contro la Juventus, i rossoneri erano chiamati a un immediato riscatto, per blindare il passaggio del turno e proseguire l’avventura in Champions League. È bastato il gol realizzato da Leao al 37’ per avere la meglio di un Girona che comunque non ha sfigurato, e che ha provato a dare filo da torcere fino al triplice fischio finale.
Nel primo tempo, gli uomini di Coincecao assumevano ben presto il comando delle operazioni, con le conclusioni di Musah e Reijnders che però non sorprendevano l’attento Gazzaniga. I padroni di casa, a cavallo fra il 25’ e il 30’, colpivano per ben due volte i legni: dapprima con Theo Hernandez che dilapidava in malo modo sulla parte alta della traversa, un prezioso suggerimento di Leao; e poi con Musah che faceva letteralmente tremare la base del palo con una conclusione potentissima.
Il doppio pericolo svegliava il Girona che con Van de Beek e Tsygankov si rendeva minaccioso dalle parti di Maignan che rispondeva da par suo, con altrettanti grandi interventi. I ritmi erano davvero frenetici e le due squadre perdevano banalmente dei palloni in mezzo al campo, che alimentavano le ripartenze avversarie: e su una di queste, trovava origine la rete che alla fine avrebbe deciso il match. Break in mezzo al campo di Bennacer che al 37’ serviva un assist nel corridoio per Leao: il portoghese entrava in area, e dopo aver eluso con una finta l’intervento di due difensori spagnoli, scaraventava in rete un bolide di rara potenza e precisione che si spegneva sotto la traversa della porta difesa da Gazzaniga. Il Girona reagiva e a tempo quasi scaduto era Herrera, con una velenosa rasoiata, a chiamare Maignan al terzo intervento decisivo della serata.
Nella ripresa, come prevedibile, i ritmi si abbassavano considerevolmente, con Leao che subito provava a sorprendere Gazzaniga, e una conclusione di Tsygankov che terminava alta. Lo stesso Tsygankov metteva a repentaglio la difesa rossonera, quando al 54’ trovava sulla sua strada un provvidenziale intervento di Gabbia dopo una serie di rimpalli in area milanista.
Quattro minuti dopo, Gil realizzava un bellissimo gol ma la sua gioia si tramutava in tremenda delusione perché arbitro e VAR ne ravvisavano una millimetrica posizione di fuorigioco. Il gioco ristagnava in mezzo al campo, con frequenti interruzioni che sortivano l’effetto di spezzare il ritmo che provavano a imprimere gli iberici. Michel allora provava a rimescolare le carte nel quarto d’ora finale, cambiando tutto l’attacco ma con scarsi risultati perché più di produrre qualche mischia dalle parti di Maignan, il Girona non riusciva a costruire.
Il Milan serrava le fila e, nonostante i crampi di Pavlovic e Musah nei minuti finali, riusciva comunque a far scorrere il tempo, senza correre particolari pericoli. Il triplice fischio finale del non sempre irreprensibile Stieler sanciva dunque il passaggio del turno dei rossoneri che attualmente sono al sesto posto, e hanno la possibilità nell’ultimo match di questa prima fase (che si disputerà mercoledì prossimo al “Maksimir” di Zagabria nella tana della Dinamo che si gioca le residue chance di qualificazione), di piazzarsi fra le prime otto ed evitare la coda insidiosa dei play-off.
Francesco Montanino