Raggiungere una finale, soprattutto se è quella della Champions League, è a prescindere dal risultato motivo di orgoglio. C'è chi, però, è abituato a vincerle, come il Real Madrid che cercherà il terzo successo di fila a Kiev, o come Zidane, che in tutte le competizioni ha vinto 7 volte in 7 atti conclusivi, e chi invece, nel momento decisivo, spesso stecca. In questo caso, non si può non menzionare Jurgen Klopp, tecnico del Liverpool capace di portare contro ogni pronostico di inizio stagione i Reds a giocarsi la Champions in Ucraina. Il tecnico tedesco, però, non può di certo sorridere guardando al suo personale bilancio nelle finali.
Quella del 26 maggio sarà l'undicesima in tutte le competizioni per l'allenatore degli inglesi. Finora, lo score è pessimo: 3 vittorie e 7 sconfitte. Per Klopp è la seconda finale di Champions League dopo quella del 25 maggio 2013 contro il Bayern Monaco, che vinse 2-1 battendo nel derby tedesco il Dortmund. Dopo il gol di Mandzukic al 60', arrivò il pareggio al 68' di Gundogan su calcio di rigore, prima della rete decisiva di Robben ad un minuto dalla fine dei tempi regolamentari. Klopp ha affrontato i bavaresi, sempre con il Borussia, in altre cinque occasioni: in Coppa di Germania nel 2012 e nel 2014 e in Supercoppa nel 2012, 2013 e 2014. I tre successi sono proprio la Coppa di Germania del 2012 e le Supercoppe nel 2013 e nel 2014. Altre due sconfitte arrivarono contro lo Schalke nella Supercoppa del 2011 e contro il Wolfsburg nella Coppa di Germania del 2015, l'ultima finale giocata da Klopp con il Dortmund. Dopodiché, il passaggio al Liverpool. Qui il conto è più facile, visto che ha giocato (e perso) due finali, entrambe nel 2016: quella del 28 febbraio in Coppa di Lega contro il Manchester City, che vinse 4-2 dopo i rigori, e quella del 16 maggio, quando i Reds furono sconfitti in finale di Europa League dal Siviglia per 3-1 a Basilea nonostante il momentaneo vantaggio firmato da Daniel Sturridge. In totale, 3 vittorie su 10 per Klopp, che cercherà di migliorare il bilancio, evitando il sesto ko di fila nelle finali e, soprattutto, conquistare la sua prima Champions League e il suo primo trofeo con il Liverpool.
