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Champions: Barcellona-Milan, le pagelle

Pubblicato il 13 settembre 2011 alle 23:44:32
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Le pagelle di Barcellona-Milan, terminata 2-2

BARCELLONA
Victor Valdes 6 – Neanche un minuto e Pato lo fredda con un tocco delicato in piena corsa. Assiste al resto della gara come spettatore non pagante, fino al colpo di testa vincente di Thiago Silva che sigilla a sorpresa il 2-2 finale.
Dani Alves 6,5 – Il nuovo schieramento del Barcellona gli permette maggiore libertà di spinta e meno compiti difensivi. Affonda spesso, ma non è certo devastante come in altre occasioni.
Mascherano 5,5 – Continua a giocare in un ruolo che non gli è sicuramente congeniale. Ordinato e intelligente nei movimenti, sicuramente meno reattivo nell’inseguire un fulmine come Pato. Sul gioco aereo non può dominare, e nel finale se ne rende conto anche Guardiola.
Busquets 5 – Gioca da difensore centrale pur non avendone le caratteristiche. Lento e statico, a Pato servono 24 secondi per dimostrare quanto la scelta di Guardiola sia discutibile, con Thiago Silva che lo sovrasta in occasione del 2-2. Il suo unico merito della serata è il fallo subito da Cassano che determina la punizione vincente di Villa.
Abidal 6 – Dopo il gol del vantaggio il Milan non supera in molte occasioni il centrocampo. Si concede qualche affondo ma con la difesa a 3 predisposta da Guardiola pensa soprattutto a difendere. Non lo fa al meglio nel recupero.
Keita 6,5 – Lavoro oscuro ma preziosissimo a centrocampo. Garantisce equilibrio al reparto e spegne sul nascere diverse ripartenze rossonere.
Puyol 5,5 – Entra nella ripresa ma oltre a rimediare un cartellino giallo evitabile non è presente in area in occasione del pareggio rossonero.
Xavi 7 – Dirige il gioco con la solita autorevolezza. La ragnatela di passaggi blaugrana transita sempre dai suoi piedi ed è impressionante la capacità di accelerare i ritmi per mettere in difficoltà gli avversari. Ci prova anche con una conclusione da fuori ma Abbiati gli dice di no.
Iniesta 6,5 – Parte nei tre di centrocampo ma non fa mancare le incursioni per confondere i piani alla difesa di Allegri. In una di queste avverte un fastidio muscolare e deve abbandonare il terreno di gioco prima dell’intervallo.
Fabregas 6,5 – Sembra giocare in questa squadra da anni. Si integra perfettamente nel centrocampo tecnico e veloce dei catalani, bravo a congelare il gioco una volta ottenuto il vantaggio ma altrettanto pronto ad inserirsi in area per essere decisivo anche in zona gol.
Pedro 7 - Il solito movimento incessante su tutto il fronte d’attacco. Fatica sulla corsia sinistra contro Abate, meglio quando Guardiola lo sposta dal lato opposto. Si fa trovare pronto sulla magia di Messi che gli permette di siglare il più facile dei gol.
Messi 7 – Il suo zampino c’è sempre. Anche contro la difesa del Milan schierata a protezione della porta di Abbiati, parte in slalom sul lato sinistro dell’area, brucia Abate e offre una ciliegina al centro per il gol di Pedro. Ci prova in altre occasioni ma la difesa rossonera, con qualche affanno, riesce a limitarlo.
Villa 7 – Riscatta le ultime opache prestazioni con una partita vivace e con la splendida punizione dal limite che illude i tifosi blaugrana. Cede il posto ad Afellay negli ultimi minuti, prima che Thiago Silva vanifichi in parte la sua prodezza. Solo una coincidenza che il risveglio avvenga dopo l’infortunio di Sanchez?
Afellay sv – In campo negli ultimi minuti.

L'ALLENATORE
Guardiola 5,5 – Fa molto discutere la sua scelta di schierare una coppia di emergenza, e sicuramente non veloce, come Mascherano e Busquets contro un attaccante veloce come Pato. Non ci sono alternative, è vero, ma una squadra come il Barcellona non può avere in rosa due soli difensori centrali all’altezza di competizioni come la Champions. Quando i tre punti sembrano ugualmente in cassaforte, arriva la doccia fredda.

MILAN
Abbiati 7 – Forse non perfetto in occasione del pareggio di Pedro, si deve arrendere alla parabola perfetta disegnata da Villa, ma ha il merito di tenere in partita i suoi con alcuni interventi plastici su conclusioni da fuori.
Abate 7 – Tra i migliori del Milan, chiude bene e in diverse occasioni su Pedro e Villa, senza rischiare più del dovuto. Dovrebbe anche spingere ma l’atteggiamento del Milan, difensivo per lunghi parti dell’incontro, non lo aiuta.
Nesta 6,5 – Dimentica la prestazione negativa contro la Lazio mettendo in campo tutta la sua esperienza. Il tridente di Guardiola lo tiene in apprensione per lunghi tratti ma alla fine riesce anche a contenere alcune accelerazioni di Messi. Un’impresa riuscita a pochissimi, negli ultimi tempi.
Thiago Silva 7 – Prova ad alzare il muro in difesa contro le iniziative del Barcellona e fino al gol di Pedro sembra riuscire nell’impresa. Il gol di Villa sembra chiudere i giochi, il suo stacco imperioso nell’area blaugrana tra tre avversari è il simbolo di un Milan che non si arrende fino all’ultimo secondo.
Zambrotta 5,5 – Prova a rispondere con l’esperienza alla vivacità di Pedro e Dani Alves. Non basta a limitarne gli affondi.
Nocerino 5,5 – Debutta dal primo minuto con la maglia rossonera in uno stadio importante come il Camp Nou. Non sembra pagare l’emozione, almeno fino al gol di Pedro. Cala gradualmente nella ripresa ma assicura comunque un pressing costante sui portatori di palla catalani.
Van Bommel 5,5 – Affrontare il centrocampo del Barcellona non è impresa semplice. Corre e prova a chiudere gli spazi fino a quando ha fiato ma sono rare le occasioni in cui riesce a far ripartire l’azione.
Aquilani sv – In campo nel finale, non entra nel gioco ma può festeggiare con i compagni.
Seedorf 6,5 – Ha la classe e l’esperienza giusta per affrontare una partita importante e sentita come questa. Offre qualche numero di alta classe e non si risparmia nei ripiegamenti quando il Milan deve pensare unicamente a difendersi. Oltre alle quattro Champions in bacheca, ha un’intelligenza tattica straordinaria, cambiando senza problemi moduli e ruoli.
Boateng 5 – Non al meglio della condizione fisica, insegue la sfera e gli avversari per 34 minuti prima di lasciare il posto ad Ambrosini.
Ambrosini 5,5 – Come contro la Lazio, dimostra di non essere sicuramente al top della forma. Si oppone al possesso palla del Barcellona come può ma non brilla per lucidità.
Cassano 5 – Titolare o in panchina? Allegri decide di schierarlo dal primo minuto ma il talento di Bari vecchia fa ben poco per dare ragione al suo tecnico. Si può obiettare che il Milan non abbia attaccato praticamente mai ma è anche vero che ha perso diversi palloni e commesso il fallo su Busquets che ha determinato la punizione di Villa.
Emanuelson 6 – In campo nella ripresa per Cassano, vaga a centrocampo, limitando gli spazi per la manovra avversaria.
Pato 6 – Da applausi il gol con cui sblocca il risultato dopo soli 24 secondi: uno scatto fulmineo che brucia centralmente la difesa del Barcellona e un tocco preciso che supera Victor Valdes in uscita. Ha una seconda occasione nel primo tempo ma uno stop imperfetto vanifica tutto. Nella ripresa assiste da lontano all’attacco continuo del Barcellona senza provare mai a rendersi pericoloso.

L'ALLENATORE
Allegri 6 – Accetta il rischio e si presenta al Camp Nou con il trequartista e le due punte tanto care al Presidente. Il gol lampo di Pato sembra premiare la scelta poi deve soffrire per buona parte del tempo, affidandosi ad un centrocampo e ad una difesa in trincea. Quando ogni speranza sembra perduta, lo stacco vincente di Thiago Silva gli permette di tornare a Milano con un punto importante in ottica Champions e un morale alto per il campionato.

L'ARBITRO
Atkinson 6,5 – Tiene in pugno il match, distribuendo con precisione i cartellini e non sbagliando le decisioni chiave. Qualche dubbio solo sul fallo di Cassano su Busquets ma alla fine anche questa decisione ci può stare.