Champions, finale: il cammino di Barca e United

Pubblicato il 28 maggio 2011 alle 07:58:11
Categoria: Notizie Champions League
Autore: Redazione Datasport.it

Sono arrivate in finale le due squadre più forti d'Europa. Una tesi universalmente valida per tifosi e addetti ai lavori: Barcellona e Manchester United sono le corazzate dell'edizione 2010-11 di Champions League, i team che più degli altri hanno meritato il palcoscenico di Wembley. Ma come ci sono arrivate, all'epilogo londinese?

Il Barcellona di Pep Guardiola non s'è comportato da rullo compressore come spesso gli capita: fin troppo facile il girone di qualificazione con Rubin Kazan, Panathinaikos e Copenaghen, i blaugrana hanno dovuto superare ostacoli più probanti nella fase ad eliminazione diretta. Il sorteggio degli ottavi assegna a Messi e compagni un Arsenal in gran forma: all'Emirates Stadium il Barcellona crolla nel secondo tempo, Arshavin e Van Persie ribaltano la rete di Villa ed è 2-1. Al Camp Nou è assedio, ma solo dopo il rosso all'olandese dei gunners i catalani trovano le reti qualificazione con Xavi e la Pulce.  

Passeggiata nei quarti contro lo Shakhtar, schiantato 5-1 in Spagna, poi la guerra psicologica con il Real Madrid e José Mourinho. Al Santiago Bernabeu lo Special One opta per una tattica difensiva - che gli aveva regalato la Coppa del Re qualche giorno prima - ma il Pallone d'Oro argentino decide di fare il fenomeno e stende i blancos con una doppietta strabiliante. Il tecnico portoghese è una furia, squalificato e multato dalla Fifa per l'accostamento poco felice tra Unicef e potere politico. Al ritorno è ordinaria amministrazione e il Barca raggiunge la terza finale in 6 anni.

Il Manchester United subisce la prima rete alla sesta e ultima partita del girone eliminatorio: il mezzo passo falso all'esordio contro i Rangers (0-0 all'Old Trafford) è seguito da 4 vittorie consecutive, tre per 1-0 con reti di Hernandez, Nani e Rooney. Agli ottavi c'è l'Olympique Marsiglia, e le cose si fanno più difficili: 0-0 all'andata in Francia, è il Chicharito a togliere le castagne dal fuoco a Ferguson con la doppietta che scrive il 2-1. I red devils dominano in Premier e prendono fiducia in Champions. Merito dell'ormai leggendario Ryan Giggs, che sforna assist a ripetizione per Rooney e soci. Ai quarti ad arrendersi è il Chelsea di Carlo Ancelotti, battuto due volte da una squadra granitica, in cui i centrali Vidic e Rio Ferdinand fanno da buttafuori impenetrabili.

Il suicidio sportivo dell'Inter conduce in semifinale lo Schalke 04, e per questo Manchester è avversario ideale: tiro al bersaglio verso la porta di Neuer e doppia vittoria che spalanca la porta alla terza finale in quattro anni.