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Stangata doveva essere e stangata è stata. Il Cska Mosca disputerà le prossime tre gare interne di Champions League (o eventualmente Europa League, ndr) a porte chiuse, a causa degli incidenti provocati dai suoi ultrà all'Olimpico nella prima giornata del girone. Niente tifosi dunque con Roma e Manchester City, più un'altra gara in questa o in una futura edizione. Pugno duro dell'Uefa che blocca inoltre le trasferte ai tifosi del Cska per le prossime due partite (all'Etihad e all'Allianz Arena) e infligge al club una maxi multra di 200mila euro.
Continua dunque il percorso europeo senza pubblico per la formazione moscovita, che nell'esordio interno perso 1-0 contro il Bayern Monaco ha giocato in un'Arena Chimki vuota a causa di una precedente squalifica. D'altronde la Uefa non poteva chiudere gli occhi di fronte ai disordini creati dai tifosi russi fuori e dentro lo stadio della capitale il 17 settembre scorso, nella gara vinta 5-1 dalla Roma: prima lo scontro con gli ultrà giallorossi, poi quello con gli steward all'interno dell'Olimpico, sedato dall'intervento della polizia.