Motivi tecnici, slitta ancora il nuovo calendario della Serie A?

Pubblicato il 1 giugno 2020 alle 17:15:17
Categoria: Serie A
Autore: Matteo Pifferi

La ripartenza del calcio italiano slitta ancora: non più riguardo alla data, prevista e confermata per il 20 giugno, bensì per quel che riguarda il nuovo calendario, atteso per oggi ma che dovrebbe essere annunciato mercoledì

C'era grande attesa per capire il calendario della ripresa della Serie A ma, stando alle ultime indiscrezioni, i tifosi e gli addetti ai lavori devono ancora pazientare: il calendario è stato inviato dalla Lega Calcio alla FIGC e al Governo che non hanno ancora dato l'ok definitivo. Per questo motivo, l'iter si prolunga di un paio di giorni a tal punto che è lecito attendersi il comunicato ufficiale nella giornata di mercoledì 3 giugno.

Non un ben segnale che le istituzioni mandano al mondo del pallone perché, come già è risaputo, la stagione riprenderà con i match validi per il ritorno delle due semifinali di Coppa Italia e con la finalissima da disputare a Roma il 17 giugno. E una delle squadre più insoddisfatte della presa di posizione della Lega calcio è l'Inter, chiamata ad un tour de force non indifferente, visto che, in caso di vittoria contro il Napoli - la squadra di Conte dovrà ribaltare la sconfitta per 1-0 maturata all'andata -, i nerazzurri dovranno giocare 3 partite nel giro di dieci giorni, compreso il recupero con la Sampdoria che chiuderà i quattro match della 25° giornata, l'ultima effettiva prima dello stop per la pandemia. Intanto arrivano conferme in merito agli orari delle partite che verranno disputate in tre tranche: si giocherà alle 17.15, alle 19.30 e alle 21.45, ci saranno partite tutti i giorni durante la settimana con un protocollo ben definito che la FIGC ha pubblicato sul proprio sito: si saranno tre spazi ben distinti e definiti (zona tecnico-sportiva, tribune ed esterno stadio) con modalità e limitazioni di accesso diverse, con un massimo di 300 persone presenti nello stadio, compresi giocatori e staff tecnico ma anche operatori dell'informazione (10 giornalisti, 10 fotografi, 65 per la produzione TV e 20 licenziatari TV) e operatori tecnici. Un protocollo di 40 pagine che fornisce tutti i chiarimenti e gli step da fare per ognuna delle parti in causa: in attesa del calendario, il calcio italiano prova a ripartire.