"Sono Hristiyan Ilievski, ho deciso di collaborare". E' atterrato a Orio al Serio con un volo proveniente dal Montenegro il capo degli Zingari, il principale gruppo malavitoso dietro allo scandalo del calcioscommesse, e si è consegnato spontaneamente alle autorità italiane dopo 4 anni di latitanza. Dal carcere di Cremona, dov'è stato trasferito, lo "Sfregiato" potrebbe rivelare nomi, partite e dettagli ancora sconosciuti agli inquirenti.
Roberto Di Martino, il pm titolare dell'inchiesta, è convinto che Ilievski collaborerà davvero così da far tremare l'intero calcio italiano, già scosso in passato da squalifiche e penalizzazioni. Un gigante con una cicatrice sul volto che incontrava personalmente giocatori e dirigenti e cercava di corromperli: d'altronde Almir Gegic, il numero due della banda secondo la Procura, era stato chiaro quando nel novembre 2012 si era consegnato: "Ilievski è il capo, lui decide tutto e sa tutto".