Si è chiuso da poco il dibattimento del processo d'appello al filone del calcioscommesse che concerne il Napoli, attualmente penalizzato in classifica di due punti con le squalifiche di sei mesi affibbiate a capitan Cannavaro e a Grava. Entro stasera la Corte di Giustizia federale, riunita presso un'aula dell'NH Vittorio Veneto Hotel, emetterà la sentenza. Il Napoli potrebbe dunque recuperare i due punti persi e ritrovarsi al secondo posto in classifica, a 42 punti al pari della Lazio.
Questa mattina era presente a Roma anche il presidente Aurelio De Laurentiis, che ha fatto sentire la sua voce nel corso del dibattimento: "Ci siamo ritrovati da innocenti a colpevoli condannati - le dure parole del numero uno partenopeo -, con due punti da scontare in questo campionato e due giocatori fondamentali fuori gioco: tutto questo non è accettabile. Il nostro campionato ce lo giochiamo sul campo e non vogliamo subire danni ingiusti che possano danneggiarlo. E' una sentenza per una partita giocata quattro stagioni or sono (Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010, ndr). Tutto questo è ridicolo: mi appello alla certezza del diritto, alla regolarità del campionato, tutti principi ineludibili da riconoscere al Napoli e a tutti i soggetti".