Calcio Foggia 1920, grave atto contro Gentile: incendiata la porta di casa

Pubblicato il 2 dicembre 2020 alle 20:00
Categoria: Serie C
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Un grave episodio di violenza ha colpito l'ex capitano del Calcio Foggia, Federico Gentile. In piena notte, mentre dormiva, con la moglie e i due bimbi ignoti gli hanno incendiato la porta dell'ingresso di casa. Molti vogliono ricondurre l'episodio al clima di contestazione alla società che si vive da qualche mese a Foggia.

Ciò perché Gentile è molto legato al direttore generale Ninni Corda e al presidente Roberto Felleca con i quali, da Como, nell’estate 2019 si è trasferito a Foggia. Lo stesso giocatore, molto scosso, cerca di ricostruire l’accaduto: “Stavo dormendo in casa con i bambini quando, improvvisamente, abbiamo visto entrare dal pianerottolo del fumo nero». Ignoti avevano cosparso la porta d’ingresso del suo appartamento per darle fuoco. Adesso Federico, chiamato da tutti «Chicco», ha paura, tanto da meditare di lasciare la squadra. «Sto pensando di andar via. Io sono venuto qui per giocare a calcio, ma mi rendo conto che queste cose non hanno nulla a che vedere con il calcio giocato. Sono sconvolto, è troppo grave quanto avvenuto, anche se in tanti mi stanno chiedendo di rimanere, nonostante tutto”.

La storia tra Gentile e il Foggia nasce 16 mesi fa quando i due sardi, Felleca e Corda, rilevano il titolo sportivo della squadra pugliese che, appena retrocessa dalla B, non si è iscritta in C. Felleca e Corda, affiancati dal manager foggiano Davide Pelusi e dalla socia Maria Assunta Pintus.

E il primo giocatore ingaggiato è proprio Gentile, reduce, come i due sardi, dalla stagione vincente di Como. Fino alla sospensione del torneo causa Covid l'esperienza foggiana procede senza intoppi: secondo posto in classifica a un punto dalla vetta che poi, in estate, a causa della penalizzazione del Bitonto primo in classifica, si tramuta in promozione in serie C.

Anche se la situazione è molto tesa, la società va avanti: in una nota il Calcio Foggia 1920, oltre ad esprimere “tutta la propria solidarietà e vicinanza a Federico Gentile e alla sua famiglia, condannando senza se e senza ma il vile atto intimidatorio» e ad annunciare una «denuncia verso ignoti, rimanendo in attesa delle indagini che verranno condotte dalla Digos», ribadisce anche di voler «proseguire più che mai, tutti insieme uniti e compatti, l’attività agonistica con impegno e determinazione immutati”.

Alessandro SCOLOZZI