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Dopo la sconfitta casalinga col Napoli arrivata al termine di una settimana turbolenta, Zdenek Zeman ha deciso di rassegnare le dimissioni irrevocabili da tecnico del Cagliari. Il boemo, in conferenza, ha motivato la sua scelta: "Non posso vedere la mia squadra fare cose diverse da quelle che dico. Ho deluso tanta gente e mi dispiace ma ho sempre dato tutto, le dimissioni sono state una mia scelta".
Secondo Zeman, il Cagliari da qui al termine della stagione può togliersi qualche soddisfazione: "Quando sono tornato ero convinto che si potesse ancora fare bene ed il primo tempo della sfida con l'Empoli mi ha dato le risposte che volevo. Le altre partite poi non sono state all'altezza, la squadra non è riuscita a far bene. Per me la questione non è vincere o perdere ma insegnare calcio. Penso ancora che il Cagliari possa salvarsi ma non con me".
A Cagliari, il boemo ha fatto fatica ad imporre il suo gioco: "Non si è fatto il calcio che volevo, la squadra non ce l'ha fatta anche per colpa mia - ammette -. Non rimprovero nulla ai ragazzi, l'impegno c'è sempre stato, noi però non siamo i più forti del campionato e se non c'è organizzazione non possiamo competere con gli altri. Quanto hanno pesato gli episodi di venerdì? Nulla. Io volevo solo proporre un tipo di calcio che spesso ha portato buoni risultati".
Secondo alcune indiscrezioni, Zeman sarebbe rimasto deluso dal mercato effettuato dal club rossoblù nella scorsa estate: "Si parla di tanti giocatori in estate, ma voglio dire che questa squadra non è scarsa, altrimenti non avremmo vinto a San Siro quando ancora giocavamo il mio calcio - continua -. Io credo nella salvezza di questo Cagliari ma il problema è che forse sono rimasto l'unico a farlo. Non c'è fiducia".
Zeman esce comunque di scena a testa alta prendendosi le sue responsabilità: "Forse ho sbagliato qualche formazione, sono cose che succedono ma ho sempre cercato di fare del mio meglio. Se mi sento tradito? Assolutamente no. Seguirò la squadra da lontano - conclude il boemo -, questo Cagliari lo sento anche mio".