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Un disastro quasi annunciato, quello del Brescia. E la retrocessione, da oggi aritmetica, non fa altro che certificare una gestione assurda da parte del presidente Corioni e del direttore sportivo Nani. Le strategie sono state figlie dell’improvvisazione, soprattutto sul mercato di gennaio quando il Brescia avrebbe avuto bisogno di un’iniezione di qualità, piuttosto che degli ennesimi (inutili) attaccanti Jonathas e Lanzafame.
Ora il futuro è in bilico: Corioni ha ribadito di essere in difficoltà, la prossima settimana ci saranno alcuni incontri importanti per cercare una soluzione che consenta di ripartire. E di dimenticare una stagione disastrosa.