Crolla Evenepoel, Bernal sempre più padrone del Giro d'Italia

Pubblicato il 19 maggio 2021 alle 17:00
Categoria: Giro d’Italia
Autore: Matteo Pifferi

Mauro Schmid vince a Montalcino la prima tappa in carriera davanti a Covi ma è Egan Bernal il vincitore di giornata perché la maglia rosa allunga su Evenepoel e tutti gli altri

Mauro Schmid, classe 1999, vince l'undicesima tappa del Giro d'Italia 2021, la frazione che portava la carovana ad Perugia a Montalcino con tanti tratti di sterrato che hanno rievocato un ciclismo d'altri tempi, che emozionava ma che emoziona anche tutt'ora. Il corridore elvetico del Team Qhubeka Assos vince per la prima volta una frazione in carriera, battendo in volata Alessandro Covi ma il vero vincitore di giornata è il colombiano Egan Bernal che rifila un divario abissale a tutti gli altri diretti rivali per la conquista della maglia rosa, con un'azione e un passo che risulta fuori portata per tutti gli altri, a partire da Remco Evenepoel, il vero sconfitto di oggi.

E difatti la graduatoria sorride a Bernal, che aumenta a 45 i secondi di vantaggio su Vlasov mentre terzo ora è Damiano Caruso a 1'12''. Quarto Carthy, a 1'17'' mentre Yates è quinto a 1'22''. Sesto è Buchmann, unico a tenere il passo di Bernal ma che ora paga 1'50'' dal colombiano. Disastro per Evenepoel: il belga scivola al settimo posto con 2'22'' di distacco ma solo oggi ha pagato più di due minuti da Bernal, così come Ciccione, ottavo a 2'24''. Per quel che concerne la tappa - 2500 metri di dislivello e 35 km di sterrato negli ultimi 70 -, da segnalare una lunga fuga con 11 corridori, tra i quali proprio Covi (UAE Team Emirates) e il vincitore Schmid. Il vantaggio dei fuggitivi è alto (14') ma poi la Ineos, tirata da Ganna e Moscon, alza il ritmo e conduce le danze, apparecchiando la strada per il forcing di Bernal che semina gli avversari diretti che mano a mano si staccano e accumulano diversi secondi di ritardo. Manca ancora tanto alla fine e nel weekend c'è lo Zoncolan da scalare e da qui all'arrivo ci sono altre tappe insidiose ma, ad oggi, diventa davvero complicato pensare di non vedere Egan Bernal sul gradino più alto del podio a Milano domenica 30 maggio dopo l'ultima crono di 30 km.