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La stagione Nba è salva, il 'cancro' lockout è debellato. Proprietari e giocatori hanno trovato l'accordo per il rinnovo del contratto collettivo: il 25 dicembre, Natale, si parte ufficialmente con le tre partite già in calendario, Dallas-Miami, NY Knicks-Boston e LA Lakers-Chicago. Un regalo favoloso per gli appassionati di tutto il mondo, proprio nel giorno dove la fanno da padroni i doni sotto l'albero.
Il 9 dicembre iniziano i training camp e si apre il mercato. In realtà, è da quando è arrivata la notizia della fine del lockout che voci, rumors, ipotesi di scambio e quant'altro, si susseguono sui siti specializzati e su twitter. I nomi più chiacchierati sono quelli del centro Dwight Howard e del playmaker Chris Paul, che saranno anche i free agent più importanti dell'estate 2012. Le ultime voci vorrebbero il pivot dei Magic, che piace anche a Lakers e Clippers, ai New Jersey Nets in cambio di Brook Lopez e due prime scelte. I Nets vogliono allestire una supersquadra per convincere a restare Deron Williams ma soprattutto per lo sbarco a Brooklyn del prossimo autunno.
Chris Paul, considerato il miglior playmaker della Lega, non ha mai nascosto il sogno di giocare un giorno a New York con la maglia dei Knicks. Sul compagno di Marco Belinelli agli Hornets c'è il pressing dei Boston Celtics, che avrebbero proposto una trade con Rajon Rondo. A proposito di Rondo, il talentuoso regista dei verdi potrebbe essere sacrificato per aggiungere talento giovane al roster: si parla di Oklahoma City Thunder (con Green per Perkins e Westbrook) e Indiana Pacers.Da non dimenticare i free agent 2011, persi per strada a causa del lockout, ma che tornano d'attualità. Non superstar, ma ottimi giocatori, come i lunghi Nenè, Tyson Chandler e Marc Gasol, merce rara, anche nella Nba.
Occhio infine alla 'amnesty clause', novità nel nuovo accordo contrattuale. Con questa clausola, un'eccezione al salary cap, in un periodo predefinito dalla Lega, una franchigia potrà liberarsi di un giocatore, tagliandolo, continuando a pagarlo ma senza che il suo contratto vada a pesare nel calcolo degli stipendi. Possibili vittime potrebbero essere giocatori in fase calante della carriera, magari infortunati, che però hanno ancora contratti pluriennali e molto onerosi: degli "errori" di gestione dei proprietari, che così possono rimediare. Baron Davis (Cleveland), Gilbert Arenas (Orlando), Rashard Lewis (Washington) e Brandon Roy (Portland) i papabili.