Treviso, Coldebella: "Meritiamo rispetto"

Pubblicato il 31 dicembre 2011 alle 13:51:59
Categoria: Notizie Basket
Autore: Redazione Datasport.it

Sfogo della Benetton Treviso dopo la sconfitta per 78-69 al PalaVerde contro la Montepaschi Siena nella 13a giornata di serie A. Il general manager Claudio Coldebella è intervenuto a Radio Sportiva per commentare l'arrabbiatura di coach Djordjevic contro gli arbitri che a suo parere hanno condizionato il match con i campioni d'Italia ma non solo: "A caldo o a freddo non cambia niente. Mi fa piacere che Sasha Djordjevic abbia espresso la sua opinione, che è anche la nostra, seppur con tutto il rispetto per i campioni d'Italia. Noi chiediamo un po' di rispetto, che, negli ultimi periodi, non c'è stato. Il discorso del tecnico non è stato solo per la partita di ieri. Non siamo una società che sta per chiudere, anzi, c'è un futuro che si sta aprendo. L'idea che non meritiamo rispetto, come se fossimo a fine corsa, non va bene".

In particolare sugli arbitri, il dirigente dei veneti aggiunge: "Non voglio fare un discorso anti-Siena. Io parlo solo di come sta andando la prima parte di stagione arbitrale in Italia. Non in Europa, dove una squadra come la nostra, di giovani ragazzi, è riuscita a passare alle Top 16 di Eurocup: anche questo è un aspetto che meriterebbe maggior attenzione mediatica".

Coldebella parla infine di Andrea De Nicolao e in generale del progetto giovani di Treviso: "Pensiamo che sia il playmaker della Nazionale futura. Deve solo continuare a lavorare, ascoltare il suo allenatore, che ha una "discreta esperienza" in quel ruolo, e il suo percorso di crescita proseguirà al meglio. Purtroppo, però, lui e Gentile sono gli unici due giovani reduci dall'argento europeo di luglio ad avere un minutaggio elevato in campionato. Perché, mi chiedo, i giovani giocano solo a Treviso e dalle altre parti no? Per questo dobbiamo dire un grande grazie al nostro pubblico: quando anche dopo una sconfitta il pubblico ti applaude e i giocatori fanno il giro del campo a stringere la mano ai tifosi, si dà un messaggio di cultura straordinario a tutta l'Italia".