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Ancora guai per Roberto Mancini, stavolta non dal campo ma da un'aula di tribunale: la Procura di Roma ha infatti chiesto una condanna di tre anni e mezzo di reclusione per il 51enne allenatore jesino dell'Inter, accusato di bancarotta fraudolenta in merito a un processo legato a un crac finanziario di una società immobiliare.
Nel procedimento penale è coinvolto anche l'imprenditore Marco Mezzaroma, per il quale invece la Procura ha sollecitato il rinvio a giudizio non avendo quest'ultimo optato per un rito alternativo. Roberto Mancini ha seguito la lettura della richiesta di condanna (del pubblico ministero pm Stefano Rocco Fava) seduto in aula al fianco del suo avvocato Carlo Longari.