Atletica: domenica la Notturna di Milano

Pubblicato il 13 settembre 2011 alle 14:39:09
Categoria: Atletica
Autore: Redazione Datasport.it

Dopo i mondiali di atletica leggera di Daegu, in Corea del Sud, si sono srotolati come tappeti i meeting per rivincite più o meno realizzate e rincorse ai record, altrettanto sfumate. La realtà del movimento, come in quasi tutte le discipline agonistiche, è al limite delle possibilità e i primati stentano sempre più ad essere migliorati. Per fortuna ci sono quelli nazionali, stagionali, delle varie serate e via discorrendo. In un modo o nell’altro gli atleti, pur spremuti, riescono ad offrire qualcosa ad un pubblico che chiede soprattutto due cose: la presenza del grande personaggio e appunto, il record. Se mancano queste due componenti, siamo alla normale amministrazione.

Nell’appuntamento coreano l’Italia ha mostrato di essere in braghe di tela, e solo l’impresa della Di Martino, bronzo nell’alto, ha evitato agli azzurri uno zero umiliante, già sperimentato a Berlino nel 2009. Per contro a Daegu, il rendimento globale azzurro è stato il peggiore delle 13 edizioni iridate, dalla prima a Helsinki 1983 a quella da poco conclusa. La miseria di 17 punti, calcolando medaglie, finalisti e piazzamenti.

Il calendario post mondiali ha offerto serate a Zurigo, Berlino e Rieti. In Svizzera, appuntamento classico da decenni, conferma di Blake (9”82) fresco iridato sui 100, davanti al rientrante Powell (9”95), idem per la Pearson, l’australiana che raccoglie successi no stop sui 100 hs e del giovane James (19 anni) talento di Grenada i cui limiti sui 400 sono ancora da scoprire. In Germania la stanchezza si è fatta sentire e solo il giamaicano Blake si è ripetuto sia nel piazzamento che nel crono. A Rieti il più atteso era Rudisha, fenomeno keniano sugli 800, che ha sfiorato il mondiale in suo possesso (1’41”01) correndo in 1’41”33, quinto tempo assoluto di sempre.
 
Appuntamento rinviato a domenica all’Arena? Interrogativo stuzzicante, che il ventiduenne potrebbe esaudire per la felicità di Franco Angelotti, indomabile organizzatore della Notturna di Milano, che nell’occasione diventa pomeridiana. La manifestazione presentata in mattinata nell’impianto dedicato a Gianni Brera, ristrutturato sia in pista che nella struttura per gli spettatori, si avvale di molti campioni oltre al già citato Rudisha, che rappresenta per gli appassionati uno dei riferimenti più importanti.

Gianni De Madonna, un tempo maratoneta di vaglia, oggi manager e addetto ai rapporti con gli atleti per questa manifestazione, ha spiegato le tante difficoltà del momento. “Non solo finanziarie, visto che gli atleti costano e parecchio. Il periodo non è dei più felici". Molti protagonisti hanno chiuso e si riposano, altri si barcamenano. Solo i più forti resistono, tra questi la nostra Di Martino, unica medaglia azzurra che ritrova la russa Chicherova, oro in carica e un drappello di giovani ambiziose che puntano a sgambettarla. Altra rivincita nel triplo femminile. La Mantia delusa di turno, trova le tre medagliate, e sarà gara ad alto rischio per tutte. Per non perdere l’abitudine, questa sera saranno ben due gli appuntamenti. Il più importante a Zagabria in Croazia, dove Bolt è atteso sui 100, dopo la clamorosa squalifica mondiale. Il fenomeno della velocità vuole chiarire la supremazia assoluta, in particolare con Blake. Stasera e venerdì a Bruxelles la stella Usain avrà modo di confermare o meno questa superiorità. In Croazia saranno in gara Jeter (Usa) regina dei 100, Chicherova e la locale Vlasic nell’alto, Richardson (Usa) e Robles (Cuba) nei 110 hs. Un palcoscenico reale. Più modesta la serata di Rovereto, anche se la sfilata di campioni non è da buttare, guidati dalla Di Martino che prenderà le misure per esplodere a Milano.

Atletica regina dello sport, si diceva una volta. Oggi è difficile assegnare una definizione perfetta alla disciplina. Di sicuro è arrivata a limiti impensabili fino a qualche anno addietro. I campioni sono stellari e i sudditi appena sotto. Tanti e tutti ambiziosi. Forse è questo eccesso di risultati che condiziona il settore e abitua il pubblico a chiedere sempre il meglio. Domenica all’Arena qualcosa del meglio viene offerto, con la speranza che il pubblico sappia apprezzare la qualità dei protagonisti.