Infuria la tempesta, dalle parti dell'Emirates Stadium. L'ennesimo passo falso, la rovinosa caduta dell'Arsenal contro il Blackburn, ha scatenato un nubifragio sopra la testa di Arsene Wenger. Il 4-3 di Ewood Park ha ufficialmente aperto la crisi più grave della gestione del tecnico francese da quando è alla guida dei gunners.
La stampa britannica mette in discussione la leadership di Wenger, ma lui non si scompone: “Non sono preoccupato, dobbiamo solo risolvere i nostri problemi in difesa, riuscire ad essere concentrati per 90 minuti, e portare a casa partite in cui siamo in vantaggio per 2-1”. Lo stesso allenatore dell'Arsenal è però costretto ad ammettere che i problemi del team non riguardano solo il pacchetto arretrato: “La nostra prova contro il Blackburn è stata orribile. Siamo frustati, se ci fermiamo a guardare quanti punti abbiamo lasciato, ci rendiamo conto che le cose non vanno bene”.
Sono proprio i numeri a condannare questo inizio di stagione dei gunners. Nelle ultime cinque partite, la difesa ha subito 14 gol e conquistato appena 4 punti: si tratta della peggiore partenza negli ultimi 58 anni.
Dai bassifondi della Premier Leagure all'elite, rappresentata da United, City e Chelsea. Oggi alle 17, i red devils di Sir Alex Ferguson affrontano i blues di Villas Boas. Primo vero ostacolo sul cammino del tecnico portoghese, i rossi di Manchester mostrano una condizione di forma straripante. In Inghilterra questa sfida è attesa con ansia, nella speranza di rivivere i fasti del duello tra Mourinho e il decano scozzese.
