Alessandro Spanò, il capitano della Reggiana si ritira a 26 anni: “Voglio studiare”

Pubblicato il 29 luglio 2020 alle 14:30:04
Categoria: Serie C
Autore: Matteo Pifferi

Una storia talmente atipica a tal punto da diventare piacevole da raccontare: il protagonista è Alessandro Spanò, capitano della Reggiana neopromossa in Serie B. Lui, protagonista sul campo, ha deciso di ritirarsi pochi giorni dopo aver conseguito la Laurea.

Il protagonista della storia del giorno, se non della settimana, rischia di diventare Alessandro Spanò, centrocampista classe 1994 e capitano della Reggio Audace, società che militava in Serie CUna storia talmente atipica a tal punto da diventare piacevole da raccontare: il protagonista è Alessandro Spanò, capitano della Reggiana neopromossa in Serie Bma che ha vinto i playoff battendo in finale il favorito Bari tornando in Cadetteria. La Reggio Audace torna a chiamarsi Reggiana ma si priverà, sul campo, di Spanò che, il giorno dopo la finale, è diventato Dottore in Economia e Management presso l'Università telematica Unicusano. E, tra il calcio e lo studio, il capitano della squadra, nonostante l'approdo in Serie B, ha optato controcorrente per la seconda.

Come ammesso in una lunga lettera scritta a se stesso sul proprio profilo Facebook, Alessandro (per tutti Ale) ha confermato di essere stato ammesso in una Business School internazionale, un'occasione da lui sposata sin da subito, anche abbandonando quel pallone che lo ha visto protagonista fin da piccolo e, dal 2014, in quel di Reggio, con 187 presenze e 15 reti fino a diventare capitano. «Il mio destino è compiuto. Ma ora è arrivato il momento di seguire il cuore: ci sono altre parti di me che sgomitano; è arrivato il momento di prendere un'altra strada che mi porterà lontano dal calcio. Ho ottenuto una borsa di studio in una business school internazionale. Non posso che ringraziare tutti per questa favola. Mi auguro di aver lasciato molto sia in campo che fuori, perché ho ricevuto tantissimo. Vi chiedo solo un favore, continuate a sorridere. Inseguite il vostro vero significato, e vivrete per sempre un sogno». E il finale della lettera autoreferenziale termina nel modo più romantico che ci sia: «Ora quel fuoco di curiosità che hai sempre avuto, e che arde dentro di te, è diventato indomabile, e ti vuole portare alla scoperta del mondo. Forse sei matto, ma tutti i bambini sono un po' folli...Vai a scoprire questo nuovo capitolo della tua vita, come sempre con il cuore in mano, e lasciati guidare dal destino».