Mihajlovic: "Ho la leucemia ma vincerò io". Il medico del Bologna: "Farà terapie e..."

Era tanto attesa la conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic che ha informato tutti della sua malattia:

"Ho chiesto riservatezza perché volevo essere io a dare la notizia. Vedo che non tutti hanno rispettato questo desiderio pur di vendere qualche copia in più. Abbiamo fatto alcuni esami e scoperto delle anomalie che non c’erano quattro mesi fa. Abbiamo detto che avevo la febbre e la cosa più difficile è stata convincere mia moglie che fosse così. Ho la leucemia. Ho passato la notte a piangere e ancora adesso ho lacrime ma non di paura: io da martedì andrò in ospedale e non vedo l’ora di iniziare a lottare per guarire. Ho detto ai giocatori che lotterò per vincere come ho insegnato a loro di fare sul campo. Questa sfida la vincerò, non ci sono dubbi".

SOLITARIA - “Chiedo scusa a coloro a chi non ho risposto ma volevo stare solo. Voglio ringraziare il Bologna perché mi hanno fatto capire di essere uno di famiglia e avrò bisogno anche di loro per vincere questa battaglia. Ma avrò bisogno anche di non vedere gente che piange per me, non voglio far pena a nessuno. Siccome mio papà è morto di cancro faccio spesso esami specifici e proprio grazie a questi che ho scoperto di essere malato. Nessuno di noi deve pensare di essere indistruttibile, bisogna fare prevenzione e stare attenti alla salute”.

In conferenza stampa è presente anche Gianni Nanni, il medico del Bologna che ha aggiornato la situazione:

“È un problema nato il giorno prima di iniziare ritiro, quando abbiamo avuto il sospetto che si trattasse di una patologia di questo genere. Abbiamo avuto rapidamente la conferma, ovvero che si tratta di una leucemia acuta. E’ stato un caso perché il mister si è presentato con un problema tipico di uno sportivo ed abbiamo riscontrato questo tipo di patologia. Vent’anni fa non si poteva parlare di questa malattia, oggi con le conoscenze che abbiamo possiamo parlare anche di un futuro roseo per un allenatore che può continuare a fare la propria professione. Dovrà fare terapie che sono efficaci perché questa è una malattia che si può combattere. Da martedì sarà ricoverato, non possiamo dire ancora per quanto tempo ma sappiamo la diagnosi, però non conosciamo il tipo.Vincendo questa battaglia tornerà fisicamente più forte di prima, sarà una macchina da guerra”.