Dopo la splendida vittoria nel derby sull’Inter, il Milan di Stefano Pioli vola in Austria per affrontare il Salisburgo nella prima giornata di Champions League.
La vittoria in un derby è il miglior modo per affrontare questo esordio di Champions League per il Milan, inserito in un girone che appare tutt’altro che impossibile almeno sulla carta. A parte il Chelsea, che comunque non sta attraversando un momento proprio favorevole, il girone comprende Salisburgo e Dinamo Zagabria e le possibilità di vedere i rossoneri agli ottavi di finale non sono certo basse. Andando con ordine, il debutto è fissato in quel di Salisburgo contro i campioni d’Austria in carica, che il Diavolo ha affrontato solamente due volte nella sua ricca e costellata storia Europea. Bisogna andare al 1994, sempre in una fase a gironi, con il Milan allora allenato da Fabio Capello che vinse a San Siro per 3-0 e poi anche in Austria di misura.
L’affermazione nella stracittadina con l’Inter, dicevamo, ha dato una grossa iniezione di morale al Milan, che nella fase centrale della partita è stato a tratti incontenibile con il solito Leao, autore di una doppietta, e anche a Giroud, che ha colpito nuovamente i nerazzurri come a febbraio, anche se per una sola volta. A congelare il risultato sul 3-2 ci ha poi pensato Maignan con due straordinari interventi, in particolare quello sulla bordata di Calhanoglu. Un altro mattoncino importante nel percorso di una crescita sempre più costante, che ora deve passare anche per un innalzamento dello status europeo. La prima tappa è in Austria, alla red Bull Arena, contro la formazione che sta dominando in patria e che nelle competizioni internazionali va sempre presa con le pinze. L’anno scorso, tanto per dire, il Salisburgo è riuscito a superare un girone non semplice, eliminando Siviglia e Wolfsburg, per poi venire travolto agli ottavi dal Bayern Monaco, una delle squadre “fuori portata” per molte.
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