Si disputa la finale del Mondiale per Club, che vede il Real Madrid nettamente favorito sugli arabi dell’Al Hilal. I Blancos inseguono il quinto successo in questa manifestazione, istituita nel 2000, e vuole salire per l’ottava volta sul tetto del mondo fra i club.
Per la sesta volta nella storia a contendersi il titolo di campione del mondo per club non saranno una formazione europea e una sudamericana. La “colpa” è del Flamengo, che si è fatto sorprendere dagli egiziani dell’Al Hilal in semifinale con il punteggio di 3-2 e ha mancato così la finale, che peraltro sarebbe stata ricca di blasone, con il Real Madrid, che invece ha rispettato il pronostico nel suo match con l’Al Ahly, anche se il 4-1 finale risulta un po’ troppo severo per gli egiziani, che sono rimasti in partita per oltre 90 minuti e sono crollati solo nei minuti di recupero con le reti di Rodrygo e del canterano Sergio Arribas che hanno sciolto gli ultimi dubbi sulla partecipazione alla finale della squadra allenata da Carlo Ancelotti, che comanda la speciale classifica sulle affermazioni al Mondiale per Club a quota 4 trionfi, a cui si potrebbe a questo punto aggiungere il quinto.
Considerando anche la vecchia Coppa Intercontinentale, il Real si è laureato 7 volte campione del mondo e va per l’ottava corona, mentre l’Al Hilal è alla sua prima finale in assoluto e ha l’occasione di essere il primo club nè europeo nè sudamericano a salire sul tetto del mondo. In precedenza era toccato al Mazembé con l’Inter nel 2010, al Raja Casablanca col Monaco nel 2013, ai Kashima Antlers col Real Madrid nel 2016, all’Al-Ain ancora con i Blancos nel 2018 e al Tigres nuovamente col Bayern nel 2020 arrivare all’atto conclusivo, ma a nessuna di queste è riuscito l’exploit fino in fondo. Gli unici ad andarci vicino sono stati i Kashima Antlers, che hanno costretto ai tempi supplementari i Galacticos, dopo esser anche stati in vantaggio per 2-1, ma poi si sono dovuti arrendere a un super Cristiano Ronaldo che ha spento il sogno giapponese con una tripletta per il 4-2 conclusivo, aperto da Karim Benzema, che in semifinale era assente ma che dovrebbe recuperare per quella che sarebbe anche per lui la quinta finale in carriera nella competizione.
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