Il Manchester City ha intenzione di usare il pugno di ferro con Carlos Tevez. L'attaccante sarà oggetto di un procedimento disciplinare per inadempienza contrattuale, dopo che l'allenatore Roberto Mancini lo ha accusato di aver rifiutato l'ingresso in campo nell'incontro di Champions disputato contro il Bayern Monaco. Lo ha reso noto il club con un comunicato sul proprio sito ufficiale.
Lo scorso mese Tevez era stato sospeso in attesa dell'esito dell'indagine avviata dal City sulla sua condotta durante l'incontro a Monaco del 27 settembre, perso dalla squadra inglese per 2-0. La conclusione di questa indagine, si legge nel comunicato del club, è che Tevez "deve rispondere di inadempienza contrattuale". Il giocatore è già stato informato che a breve sarà convocato per ascoltare la sua versione.
Tevez tornerà oggi a disposizione di Mancini dopo una sospensione di due settimane, ma il City avrebbe intenzione di fermare il giocatore per altre quattro settimane. Una sanzione che per essere applicata deve prima essere approvata anche dell'associazione dei calciatori professionisti del Regno Unito, la Professional Footballers Association: se dovesse arrivare il via libera, allo stop si aggiungerebbe anche il congelamento dello stipendio. Dato che il salario dell'attaccante argentino è il più alto della Premier (secondo il Guardian Tevez guadagna 250 mila sterline a settimana, quasi 300 mila euro), il tutto si tradurrebbe in una multa superiore al milione e mezzo di euro.
Secondo i tabloid britannici Tevez sarebbe furioso con il club e, soprattutto, con Roberto Mancini. L'argentino si sarebbe detto disposto a porgere le sue scuse al club per non avere effettuato il riscaldamento durante la partita con il Bayern, a patto però che Mancini si scusi a sua volta per averlo accusato di essersi rifiutato di scendere in campo. E' scontro totale dunque, le parti sono lontanissime e una riconciliazione appare al momento impossibile.
