Contro il Tottenham, appena eliminato anche dalla FA Cup, il Manchester City insegue l'undicesima vittoria consecutiva per continuare a dominare la Premier League.
Sta diventando sempre più noiosa questa Premier League, che ormai è nelle mani del Manchester City che settimana dopo settimana si sta avvicinando al titolo. La vittoria per 4-1 ad Anfield Road è una chiara dimostrazione di forza data a tutte le altre pretendenti, a partire ovviamente dai Reds, usciti con le ossa rotte da un confronto che sa già di passaggio di consegne anche se di strada ce n'è ancora molta da fare prima di arrivare al traguardo. ma i 5 punti di vantaggio sul Manchester United, con una partita ancora da recuperare con l'Everton di Carlo Ancelotti, iniziano a essere un margine da tenere in considerazione, costruito con una serie di vittorie consecutive che ha toccato la doppia cifra proprio con il poker rifilato ai campioni d'Inghilterra in carica, travolti nella loro tana. E il Manchester City non ha alcuna intenzione di fermarsi, per arrivare alla ripresa della Champions League in una situazione di assoluta tranquillità.
A provare a interrompere la serie d'oro di Guardiola ci proverà il suo più grande nemico dell'ulltima decade abbondante, Josè Mourinho, che però sta vivendo un momento fatto più di bassi che di alti con il suo Tottenham, appena uscito anche dalla FA Cup dopo la pirotecnica sconfitta per 5-4 dopo i tempi supplementari contro l'Everton. In campionato le cose non si stanno mettendo benissimo per gli Spurs, che al momento non sarebbero nemmeno sicuri di andare in Europa League in una classifica che comunque è cortissima, con il quarto posto che dista solamente 4 lunghezze e con una partita da recuperare anche per i londinesi, quindi con tutto il tempo necessario per mettere le cose a posto. Certo è che l'Etihad Stadium non sembra proprio il posto più adatto per iniziare a farlo, anche se il recupero di Harry Kane, subito andato a bersaglio nell'ultima vittoria ai danni del West Bromwich e anche in FA Cup con l'Everton, può senz'altro dare una mano a Mourinho per risalire la china.
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