Al termine della stagione, la seconda avventura di Fernando Torres all'Atletico Madrid giungerà al termine. A 34 anni compiuti, il centravanti spagnolo dirà addio alla squadra in cui è cresciuto, esordendo giovanissimo nel 2001, e dove è esploso diventando capitano a soli 19 anni. Dopo il passaggio al Liverpool nel luglio del 2007, El Niño ha vissuto un’altra esperienza in Premier League con la maglia del Chelsea per poi trasferirsi al Milan, vivendo una parentesi italiana non esaltante. A gennaio 2015 torna a casa, ma quest’anno non riesce a trovare spazio con continuità, complice anche l’arrivo di Diego Costa.
Torres, a margine di un evento pubblicitario, ha annunciato la sua dolorosa decisione: "Quando passi dieci anni in un club pensi che è e sarà sempre la tua casa. Mi sto godendo l’Atletico, la squadra in cui ho sempre sognato di giocare, ma questa sarà la mia ultima stagione nel club. Non è stata una decisione facile dire addio per la seconda volta perchè avevo in mente di chiudere la carriera qui, ma mi sono sentito obbligato a dirlo ora anche per rispetto dei miei tifosi”.
L’attaccante spagnolo ha spiegato i motivi di questa scelta: “Sto avendo molto poco spazio e forse è ora di lasciare strada agli altri. Sento di poter continuare a giocare qualche anno, qui non lo sto facendo e questo mi ha spinto a prendere questa decisione”. Si era parlato di una rottura tra Torres e Simeone, ma El Niño si è espresso così sul rapporto con il tecnico argentino: “Il nostro rapporto è normale, professionale, siamo stati compagni di squadra e ora lui è l’allenatore. Tutto quello che ci dovevamo dire, ce lo siamo detti a porte chiuse, non voglio che si parli di rottura fra di noi”.
