Sangiovannese nel caos totale. Tutti a casa. Dopo aver fatto già quattro scioperi, quello domenicale col Crociati, gli altri saltando gli allenamenti di ieri ed il doppio di oggi. Dopo breve consultazione ed un colloquio col sindaco di San Giovanni Valdarno, Maurizio Viligiardi e Fabrizio Mortolini, ecco la decisione dell'astensione globale dal lavoro per tutta la settimana.
Sportivi a bocca asciutta al Fedini fino a sabato. Tutti i giocatori, tecnico Fabio Fraschetti compreso (ad un certo punto lo si è visto uscire tutto rosso dagli spogliatoi per inseguire Gabriele Dragoni e Mauro Casaldi, che stavano recandosi alle proprie auto per evidenti spiegazioni.
Nel fuggi fuggi generale, Adrian Ucchino si è lasciato sfuggire un "Per ora andiamo via. Se non cambia niente, torneremo martedi 22 marzo prossimo. Così non può andare avanti". Eppure, le prospettive non erano così pessimistiche. In precedenza, prima della conferenza stampa di oggi e poi rinviata a domani pomeriggio, Casaldi ci aveva detto che era prevista per martedi 29 marzo 2011 un'assemblea pubblica per spiegare agli sportivi la reale situazione societaria.
Poco prima, gli stessi dirigenti presenti allo stadio si erano incontrati con Viligiardi, parlando a quanto pare anche di possibili nuovi appalti per il gruppo Gherardi in città, nella zona Oltrarno col villaggio Borgonuovo dietro il grande magazzino tedesco. Ma, probabilmente, il tutto è anche legato alla permanenza nella responsabilità del sodalizio di piazza Palermo. Tutto vanificato, almeno per ora, dalla decisa presa di posizione di staff e calciatori che hanno incrociato le braccia. Naturalmente in questo clima è saltata anche la conferenza stampa di domani. Insieme ai sogni dei sostenitori azzurri. Del Marzocco. E di tutta la baracca coi burattini.
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