Riaffiora la luce nel percorso dell'Atletico Roma: gli uomini di Incocciati gettano il cuore nel retttangolo di gioco e vincono una partita a meno sei giornate dalla fine della regular season che aveva tutti i connotati di partita "bivio": un dentro o fuori da una stagione da autentici protagonisti, o in caso contrario addio sogni di gloria.
Ospiti mai pungenti che hanno messo in campo solamente una fisicità fine a stessa, senza mai una giocata degna di rilievo senza mai dare l'impressione di avere nelle corde una capacità di trovare un affondo. Vittoria con pieno merito dei romani dotati di altra cifra tecnica e con un gioco strutturato sul fraseggio e velocità. Bravo Caputo, spina nel fianco, bravissimo Franchini imprendibile su tutto l'arco di attacco per tutta la durata della sfida. Il penalty siglato da Ciofani che ha deciso la sfida al 43' su mani di Cazzola è figlio di una pressione casalinga che aveva prodotto già tre pericolose punizioni dal limite.
La Juve Stabia? Chi l'ha vista deve aver lavorato di fantasia, i cambi di Braglia non hanno dato nessun giovamento alla causa campana. La ripresa è stata priva di emozioni reali tranne un bel intervento di Ambrosi su punizione di Albadoro e il connaturale agonismo di una sfida che metteva sul piatto il terzo posto in classifica che a questo punto tornato nelle mani dell'Atletico è oro da difendere con gli artigli.
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