Reduce dalle sconfitte con Milan e Lecce, la Lazio deve cercare di battere un Sassuolo in forma strepitosa per mettere pressione alla Juventus.
La Lazio sta affrontando il primo vero momento difficile della stagione, proprio in concomitanza con il rush finale per l'assegnazione dello scudetto. Le ultime due sconfitte con Milan e Lecce hanno ridimensionato non poco la formazione biancoceleste e se nutre ancora qualche speranza di potersi giocare il titolo deve ringraziare proprio i rossoneri che hanno fermato la Juventus impedendo a Ronaldo e compagni di uccidere il campionato. Ma le ultime prestazioni dei capitolini sono state davvero preoccupanti e serve cambiare registro immediatamente per portarsi a 4 punti dalla Juve e metterle pressione in vista dello scontro con l'Atalanta di qualche ora più tardi, che potrebbe in caso di risultato positivo degli inarrestabili bergamaschi riaprire clamorosamente il campionato quando mancherebbero ancora 6 giornate da disputare.
La brutta notizia per Inzaghi è che di fronte c'è la squadra che assieme all'Atalanta è quella che sta attraversando uno stato di forma migliore di tutte. Parliamio del Sassuolo, che a Bologna ha centrato la terza vittoria di fila e adesso sogna un posto in Europa League, anche se il ritardo dal Milan è pur sempre di 6 punti. La formazione di De Zerbi dopo il 4-1 (troppo severo) di Bergamo non ha più perso riuscendo a rimontare prima Inter e poi Verona, per poi infilare un trittico di successi con Fiorentina, Lecce e Bologna. I neroverdi sono quelli che hanno segnato più gol di tutti nel periodo post lockdown, totalizzando 16 segnature in 6 partite. Una brutta gatta da pelare insomma per la Lazio, che deve innanzitutto ritrovare alcuni dei suoi giocatori più importanti, in primis un Immobile apparso addirittura spaesato al Via del Mare e ben lontano da quella macchina da gol che aveva trascinato più volte i suoi compagni all'inseguimento della Juve prima della lunga sospensione per il Coronavirus. Tra le big i capitolini sono forse quelli più penalizzati dal fatto di giocare ogni tre giorni, non disponendo di una rosa così lunga come quelle a disposizione dei vari Sarri, Conte e Gasperini.
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