Match da non sottovalutare per l'Inter di Conte che, nell'andata degli ottavi di finale di Europa League, ospita il Getafe. Il match si gioca, a porte chiuse, giovedì alle ore 21 ed è trasmesso in diretta da Sky Sport.
Momento tutt'altro che tranquillo per l'Inter che è reduce dalla sconfitta contro la Juventus: un 2-0, in una cornice del tutto atipica visto che lo stadio era privo di spettatori causa allerta coronavirus, che non lascia diritto di replica per i nerazzurri, scesi in campo in maniera convinta nel primo tempo ma che dopo il gol di Ramsey hanno calato d'intensità, subendo poi la rete ammazza-partita di Dybala. L'Inter, che arrivava dal KO di Roma contro la Lazio, ora è terza in classifica con 54 punti, a -8 dai biancocelesti e a -9 dalla Juventus anche se deve recuperare la sfida contro la Samp. Un distacco, comunque, importante dal primo posto che sembra valere come una sentenza, in attesa di capire come si svilupperà la situazione in Italia del coronavirus e se ci sarà la possibilità di concludere le restanti dodici giornate di campionato.
Il Getafe, invece, non può essere più definita una sorpresa: dopo aver concluso al secondo posto il Gruppo C di Europa League (alle spalle del Basilea) con 12 punti, gli spagnoli sono riusciti a soverchiare il pronostico che li vedeva sfavoriti nella doppia sfida dei sedicesimi di finale contro l'Ajax, semifinalista della scorsa edizione di Champions League. In Spagna, le reti di Deyverson e Kenedy hanno permesso al Getafe di vincere 2-0 il match di andata mentre il gol di Mata al 5' del primo tempo della partita di ritorno alla Cruijff Arena ha tagliato le gambe ai Lancieri che, nonostante la vittoria finale per 2-1, sono stati costretti all'eliminazione. Il Getafe non ha perso terreno nemmeno in Liga: al momento, la squadra di Bordalas in zona Champions, visto il quarto posto con 46 punti, uno in più dell'Atletico Madrid per far capire la portata della stagione degli azulones. Ed è proprio all'Atletico del Cholo Simeone che sembra ispirarsi José "Pepe" Bordalas, tecnico del Getafe che impone un ordine tattico ben definito (4-4-2 il mantra) e una cultura del lavoro a tratti maniacale che si traduce in tanta grinta e pure tanti cartellini (39 in 27 partite di Liga, 21 gialli e un rosso in 8 partite di Europa League).
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