Se poco tempo fa avevamo accusato l'hockey italiano di vivere il solito immobilismo estivo, a parte qualche rara eccezione, mercoledì 17 giugno rimarrà nella storia degli appassionati di ghiaccio e bastoni come uno dei giorni più neri dell'ultimo periodo. Per parola del suo Presidente, Ico Migliore, l'Hockey Milano Rossoblù decide di auto-retrocede in Serie B, a causa di motivi economici che impediscono lo svolgimento della Serie A faticosamente conquistata con la cavalcata chiusa il 6 aprile 2012 vincendo gara-6 della finale di Serie A2 con il Val Gardena.
Migliore ha affermato di non voler chiudere definitivamente la squadra, cosa già successa altre volte in passato, con anche delle stagioni senza nessuna maglia rossoblù in pista, ma di voler scendere di categoria per poter investire tutto sul settore giovanile e sperando così di poter ottenere ancora più spazio da dedicare all’hockey, seguendo il grido della mancanza di impianti ormai denunciato da diverse stagioni.
Inutile dire che questa non è altro che l'ennesima mazzata per tutto il movimento, che piano piano sta vedendo sparire tante delle sue piazze storiche: dopo Alleghe qualche anno fa, la breve ma positiva esperienza del Pontebba, è di nuovo il turno del Milano (rifondato nel 2006) che al momento deve purtroppo auto-retrocedere in Serie B: a differenza delle squadre citate poco fa, chiaramente la piazza meneghina era di diversa portata per tutto quello che sapeva portare a livello di pubblico e interesse mediatico, adesso sarà dura rimettere di nuovo tutto in piedi.
Enorme la delusione tra le fila dei tantissimi appassionati che hanno affollato l'Agorà nelle ultime stagioni, andando a creare uno zoccolo duro di pubblico che stava sempre più ingrandendosi e diffondendo il verbo hockeystico, adesso si rimane in attesa di improbabili sviluppi positivi prima di tuffarsi in un avventura tutt'altro che attesa come quella della Serie B.
