Il KO pesante contro il Maccabi Tel Aviv rappresenta un campanello d'allarme per l'Olimpia ma Messina può sorridere perché è già arrivata la qualificazione ai playoff. Per replicare l'ottimo percorso di un anno fa, serve però ben altro. La sfida con l'Efes, campione in carica, sarà un bel banco di prova.
C'era da aspettarsi un match complicato per l'Olimpia ma il 75-58 finale in favore del Maccabi fotografa alla perfezione come le Scarpette Rosse abbiano fatto decisamente fatica in quel di Tel Aviv. L'avvio è stato shock, visto che il primo quarto si è chiuso 23-11 in favore dei padroni di casa. L'Olimpia non è mai stata in partita, arrivando anche sotto di 16 punti a metà secondo quarto (35-19). Da quel momento, c'è stata una reazione veemente, che ha portato il gap al 40-37 all'intervallo, con un parziale di 18-5 che sembrava aver rimesso in partita e in carreggiata i biancorossi. In avvio di ripresa, Milano si è portata anche sotto di 1 (42-41) ma da quel momento si è spenta la luce, in attacco e in difesa. I 9 punti segnati nel terzo quarto hanno ridato ampio margine al Maccabi, che ha dilagato negli ultimi minuti portando il divario ai 17 punti finali, per il 75-58 che rimette in corsa gli israeliani in ottica playoff.
Tra le poche note positive della serata per i meneghini, c'è da festeggiare la qualificazione alla post-season ma Messina e i giocatori sono consapevoli che bisognerà ritrovare lo smalto di inizio stagione se si vorrà ben figurare come accadde l'anno scorso. Già la sfida con l'Efes, campione in carica, di venerdì sarà indicativa anche perchè, per Milano, a parte Melli (10 punti e 12 rimbalzi) e Hall (11 punti ma 2/9 da tre), gli altri sono apparsi in difficoltà fisiche evidenti contro il Maccabi. L'Efes, al contrario, dopo un avvio di Eurolega in sordina, si è portato al quinto posto con 14 vittorie e 10 sconfitte, se si tolgono le sfide contro le squadre russe (Zenit, CSKA Mosca e Unics), al momento ancora sospese dall'Eurolega per i noti motivi bellici...
