I 251,8 km della classica in linea olandese hanno visto trionfare Roman Kreuziger: il ceco ha vinto in solitaria grazie a un attacco in discesa prima dell'ultimo passaggio sul Cauberg. Non era certo il favorito: era attesissimo il duello tra il talento slovacco Peter Sagan e il campione del mondo Philippe Gilbert, già arrivato primo nel 2010 e nel 2011. Poche invece le speranze azzurre al via: difficile pensare a un bis del vincitore del 2012 Emilio Gasparotto; il nipote d'arte Moreno Moser era chiamato a fare lavoro di squadra per Sagan; le speranze erano affidate soprattutto ai due corridori della Lampre-Merida, Cunego e Ulissi.
Dopo la partenza di Maastricht, la corsa si protrae senza scossoni fino a 90 km dal traguardo, quando una maxi-caduta nel gruppo rallenta Gilbert: il belga comunque rientra presto nel cuore della competizione. A 40 dall'arrivo si verifica la caduta che mette fuori dai giochi lo spagnolo Joaquim Rodriguez. È a 7 km dal traguardo che l'Amstel Gold Race numero 48 vive il suo momento topico: a sorpresa Kreuziger fa il vuoto dietro a sé, uno stoico Gilbert prova a rimontarlo ma nelle ultime battute viene bruciato da Valverde e Gerrans, secondo e terzo sul podio; il belga campione del Mondo finisce soltanto quarto. L'Italia è rappresentata nella top ten da Gasparotto, ottavo, e Giampaolo Caruso, nono.
È la prima vittoria per Kreuziger in una classica. “È stata una gara particolare: non avevo idea di come sarebbe potuta andare – dichiara il vincitore dopo aver tagliato il traguardo – l'ultimo Cauberg sembrava infinito, ma quando i giudici mi hanno detto che avevo 15'' di vantaggio ci ho davvero creduto!”.
