Real Madrid e Barcellona finiscono sotto i riflettori dell'Uefa, ma il giudizio disciplinare arriverà solo dopo il ritorno della semifinale di Champions League. E' doppia l'indagine aperta dal governo europeo del calcio a seguito dell'accesa semifinale d'andata giocata ieri al Bernabeu e persa dalle merengue 2-0.
Contro il Real la procedura disciplinare riguarda sia il tecnico Josè Mourinho relativamente alla sua espulsione e alle accuse lanciate durante la conferenza stampa dopo il match, sia il lancio di oggetti e il cartellino rosso a Pepe. Per il Barcellona l'Uefa indagherà sul rosso a Josè Pinto. Entrambe le procedure saranno analizzate il prossimo 6 maggio. La semifinale di ritorno è in programma al Camp Nou di Barcellona martedì 3 maggio.
Su Mourinho pesano non poco le "dichiarazioni inappropriate" tuonate in sala stampa al termine della sfida: "All'arbitro non ho detto niente. Ho solo riso e applaudito la sua decisione. Non so se è per la pubblicità dell'Unicef, per il potere di Villar (presidente della federazione spagnola, ndr) presso la Uefa, o perché sono simpatici. Loro dovevano andare in finale e vanno in finale. Se dico all'Uefa ciò che penso realmente la mia carriera è finita".
Il Real è comunque all'attacco in sostegno delle accuse di Mourinho. Il sito del club merengue informa che il suo canale tv è in possesso d'immagini in grado di dimostrare che Dani Alves avrebbe simulato, in occasione dell'espulsione di Pepe. "Si è detto molto su questo argomento, ma un'immagine è molto più eloquente di tante parole - dice il Real -. Un video di RealMadrid.tv mostra chiaramente che Pepe tocca semplicemente la palla".
