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Doveva essere Siena-Milano, e Siena-Milano sarà. La finale scudetto annunciata dalla scorsa estate si è concretizzata a Pesaro, all'Adriatic Arena, dove l'EA7 Emporio Armani ha battuto 73-67 la Scavolini in gara 4 delle semifinali playoff e chiudendo 3-1 la serie. La formazione di coach Dalmonte, dopo aver riaperto i giochi in gara 3, ha lottato, ma alla fine ha dovuto cedere il passo alla corazzata di Scariolo, che ritroverà la Montepaschi nella serie per il titolo come nel 2009 e nel 2010 (allora finì in entrambi i casi 4-0).
La gara 4 di Pesaro vede una partita molto intensa ed equilibrata, dove le squadre sono andate al riposo lungo sul 41-38 per l'Olimpia, guidata da Fotsis e Hairston, mentre per la Scavolini i migliori della prima frazione sono stati Hackett e White con 10 punti. Nel terzo quarto Milano ha provato l'allungo e ha raggiunto il massimo vantaggio sul +9, 62-53, grazie alle giocate di Rocca, Melli e Gentile. Nel quarto periodo il nervosismo è palpabile, le squadre commettono tantissimi errori e si segna col contagocce. L'Armani sembra in controllo ma Pesaro riesce a rientrare fino al 63-65 con una schiacciata del positivo Cusin.
Con due minuti sul cronometro Milano ritrova il +4 con due liberi di Melli e poi, dopo aver subito una stoppata, Hickman fa ancora -2 con una tremenda affondata a 22" dalla sirena. Coach Dalmonte è obbligato ad ordinare ai suoi di fare fallo e Cook, glaciale, mette i liberi del 69-65. Sul possesso successivo Hackett sbaglia l'ennesima tripla delle serata di Pesaro (6 su 22 dall'arco) e così cala il sipario sulla partita, e sulla serie. Alla Scavolini non sono bastati i 14 punti di White e i 13 ciascuno di Hickmann e Jones, mentre per Milano spiccano i 17 di Fotsis e i 12 di Hairston. Da sabato 9 giugno scatta la finale scudetto, al meglio delle 7 partite: le prime due a Siena, poi le successive due a Milano, e poi ancora Siena, Milano e l'eventuale bella ancora in Toscana.
