Prima ufficiale da campione del mondo per l’Argentina, che ospita l’Ecuador nella prima giornata delle qualificazioni ai Mondiali 2026 nella zona Conmebol. Scaloni si affida principalmente ai protagonisti del trionfo ai Mondiali in Qatar.
A quasi 9 mesi dalla vittoria dei Mondiali in Qatar, l’Argentina torna in campo per disputare un match ufficiale. E lo fa in uno degli stati più suggestivi di cui dispone, il Monumental, la casa dei campioni in carica del River Plate, per affrontare la prima delle due partite di qualificazione ai prossimi di Mondiali, quelli del 2026, dove spera di arrivare per difendere fino in fondo il titolo appena conquistato. L’avversario in questione è l’Ecuador, altra nazionale che ha rappresentato il Sudamerica negli ultimi Mondiali qatarioti, fermandosi però subito nella fase a gironi con la bruciante sconfitta patita con il Senegal che è costata l’eliminazione prematura. Un match, quello con la Tricolor, che precede la trasferta sempre temibile in Bolivia di martedì prossimo, per il semplice fatto che bisognerà a giocare in altura, cioè in condizioni che rappresentano un’incognita per i giocatori.
Il ct Scaloni riparte dal blocco che ha portato l’Argentina sul tetto del mondo, a partire da Lionel Messi, che anche dopo aver coronato il sogno di una carriera conquistando anche l’ultimo grande trofeo che ancora gli mancava in una bacheca personale davvero ricchissima, non ne vuole sapere di lasciare l’Albiceleste e anzi è pronto a trascinarla nuovamente verso altri traguardi. La Pulce ha abbandonato invece il calcio che conta, quello sì, per andare a divertirsi negli Stati Uniti, dove sta risollevando le sorti dell’Inter Miami, malinconicamente ultimo prima del suo arrivo e che adesso sta continuando a vincere grazie alle prodezze del sette volte Pallone d’Oro.
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