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Si ferma a 20 partite la striscia vincente dei San Antonio Spurs, sconfitti in gara-3 della finale della Western Conference. Autori di quella che può essere considerata un'impresa, gli Oklahoma City Thunder: nella Chesapeake Energy Arena tutta colorata di blu, Kevin Durant e compagni battono i texani 102-82, riaprendo la serie, ora sull'1-2.
Una prestazione grintosa e determinata in difesa e in attacco, che ha messo alle corde gli ospiti, in partita solo nel primo quarto. Le schiacciate di Durant, le rubate di Sefolosha - autore di 19 punti, record personale nei playoff -, la tripla di James Harden che fa esplodere il palazzetto: a fine primo tempo è +13 sul 54-41. Nella ripresa assolo di Oklahoma, il cui vantaggio supera addirittura i 20 punti. Tanto che coach Popovich, capito l'andazzo, lascia in panchina Anthony Parker e Tim Duncan per gli ultimi 15 minuti di partita. Il play francese chiude con 16 punti e 5 palle perse, il centro delle Isole Vergini con 11 punti ma 5/15 al tiro. Sull'altro lato del campo i 22 di Durant e la quasi tripla-doppia di Russell Westbrook (10 punti, 7 rimbalzi e 9 assist).
San Antonio non perdeva una partita dall'11 aprile, in casa contro i Lakers. Proprio i gialloviola mantengono il record di successi consecutivi nella post-season: furono 11 nel 1989 e nel 2011, gli uomini di coach Popovich si sono fermati a 10. Sabato notte gara-4, ancora a Oklahoma City. L'occasione per i Thunder di mettere ulteriore pressione sugli Spurs, armata non più invincibile.
