La leadership ad Est è di Chicago. I Bulls confermano il primato di Conference superando tra le mura dello United Center i Miami Heat 106-102: lo fanno, soprattutto, senza l'apporto di Derrick Rose, infortunato, e nella serata in cui Dwyane Wade e LeBron James realizzano rispettivamente 36 e 35 punti. Merito dello spirito di squadra e dei canestri di John Lucas, che entrando dalla panchina firma 24 punti con 9/12 al tiro.
Mike D'Antoni dà le dimissioni e i Knicks tornano a vincere. Non è una coincidenza, almeno stando alle parole di Carmelo Anthony, stella numero 1 della franchigia della Grande Mela: "Viste le circostanze, siamo andati sul campo e abbiamo messo tutto quello che avevamo, giocando a basket e divertendoci. Era tanto tempo che non ci divertivamo così". New York abbatte Portland 121-79 interrompendo la striscia di sei sconfitte consecutive. A referto ci vanno in 12, con JR Smith miglior marcatore con 23 punti.
I 10 punti di Marco Belinelli e i 30 di Jarrett Jack non sono sufficienti a New Orleans per fermare i Los Angeles Lakers, che per la seconda notte consecutiva recuperano uno svantaggio di 17 punti e si impongono all'overtime 107-101: 33 punti di Kobe Bryant e 25 con 18 rimbalzi di Andrew Bynum. Bene anche i Clippers, 96-82 su Atlanta con i 25 punti di Mo Williams e la doppia-doppia d'ordinanza di Blake Griffin. Durano solo un tempo i Toronto Raptors, sconfitti dai New Jersey Nets 98-84: per Andrea Bargnani solo 10 punti con 2 rimbalzi e 3 assist.
Nelle altre partite della notte Nba, Boston espugna l'Oracle Arena di Oakland e batte 105-103 i Golden State Warriors con il canestro a 5" dalla fine di Kevin Garnett, ancora capace di spostare gli equilibri. I 22 punti di Dwight Howard potrebbero essere gli ultimi con la maglia di Orlando: non bastano, peraltro, ad evitare il ko contro San Antonio di uno strepitoso Anthony Parker. Il Superman dei Magic resta in attesa di notizie di mercato. Infine vittorie per Indiana, Houston, Milwaukee, Detroit e Phoenix.
